Busto olimpica, porta a Parigi 4 azzurri della boxe. Artusa: «Abbiamo vinto tutti»

BUSTO ARSIZIO – L’Italia della boxe fa poker e Busto Arsizio festeggia la sua sfida olimpica: «Abbiamo vinto tutti e dobbiamo esserne orgogliosi». Parola dell’assessore allo sport Maurizio Artusa, dopo otto giorni vissuti praticamente da mattina a sera alla e-work Arena, dove ieri, lunedì 11 marzo, è calato il sipario sul Torneo mondiale di qualificazione olimpica di pugilato. Evento che si è concluso in bellezza anche dal punto di vista sportivo, con il quattro su quattro degli azzurri nelle sfide decisive dei “quota bouts” che assegnavano il pass per i Giochi di Parigi 2024: l’ultima a centrare l’obiettivo, nella categoria 60 Kg., è stata Alessia Mesiano, 32enne di Latina, con un poderoso 5-0 sulla slovacca Miroslava Jedinakova. Con i quattro pass olimpici ottenuti a Busto, sono otto gli azzurri qualificati alle Olimpiadi nel pugilato (5 donne e 3 uomini), un record eguagliato.

I numeri della manifestazione

Gli otto giorni di gare hanno portato sul territorio di Busto Arsizio due milioni e mezzo di euro, tanto è stato il budget della manifestazione assegnata dal CIO al Coni, e organizzata dalla Federazione Pugilistica Italiana con il coordinamento del presidente della FPI Lombardia Massimo Bugada. Alla e-work Arena sono transitate oltre 2000 persone solo tra atleti (più di 600), allenatori, staff, arbitri, giudici di gara e rappresentanti dei 113 comitati olimpici presenti. Hanno riempito 12 alberghi del territorio, a partire dal nuovo Tower Hotel di via Magenta a Busto Arsizio, e sono stati “scarrozzati” tra l’Arena e gli hotel principalmente dai pullman della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, che hanno messo in piedi un servizio navetta. Sugli spalti del palasport bustocco si sono contate in media almeno 2000 persone al giorno, per oltre 15mila spettatori totali stimati su tutto l’evento. Tanto calore e tifo da stadio, con le bandiere di mezzo mondo, dal Kazakhstan a Capo Verde, che sono comparse sulle balaustre dell’Arena per sostenere gli atleti.

L’intervista

E così l’assessore Artusa sentenzia: «Abbiamo vinto tutti, anche la UYBA (padrona di casa alla e-work Arena, ndr) che ha vinto a Bergamo la sfida salvezza nonostante le polemiche per gli allenamenti a Milano e la partita casalinga contro Chieri giocata al PalaBorsani di Castellanza». Artusa e l’amministrazione, con il sindaco Emanuele Antonelli praticamente tutti i giorni nel parterre dell’Arena, incassano i complimenti del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente della Federboxe Flavio D’Ambrosi e girano i ringraziamenti a tutta la “macchina” organizzativa che ha retto senza cedimenti una manifestazione durata otto giorni, inclusi i tanti volontari e la Master Boxe, la società pugilistica bustocca del presidente Livio Grandis e del direttore tecnico Eligio Calandrino, carta decisiva nella scelta del Coni perché con la sua palestra alla Colonia Elioterapica di via Ferrini ha potuto ospitare il training camp della Nazionale azzurra, che terminerà oggi, 12 marzo. «Ci siamo fatti trovare pronti, come città – fa notare Maurizio Artusa – Busto Arsizio non ha il lago e le montagne ma ha dimostrato che può essere attrattiva anche con lo sport. E non finisce qui».

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