Confindustria svela a Castellanza il nuovo progetto Mill. «Un unicum in Europa»

CASTELLANZA – «Dovrà essere un unicum in Italia, se non in Europa. Una fabbrica del sapere e del saper fare in un unico sito». Parla così del progetto Mill il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi, intervenuto nella commissione tecnica di Castellanza dove la nuova versione del Masterplan sulle aree vicino all’università Liuc è stata svelata dall’architetto Nicola Marinello. «Sarà il nostro Kilometro Rosso, il nostro Mind, la nostra Silicon Valley» evoca Grassi, mentre Marinello parla di «una Stanford italiana».

Le prospettive

Ambizioni importanti, che si accompagnano anche alla necessità di procedere spediti. Motivo per cui il presidente degli Industriali varesini Roberto Grassi non ha usato giri di parole di fronte all’amministrazione castellanzese. «Ragioniamo su tutto, ma vogliamo capire se siete con noi o no». Perché, aggiunge Grassi, l’obiettivo è «mettere la prima pietra in tempi ragionevoli» per completare la prima fase dell’operazione «entro tre anni». Confindustria Varese rivendica di aver «acquisito l’area e fatto investimenti per gli approfondimenti necessari: ora dobbiamo arrivare ad un punto di inizio». Perlomeno prima che scada il mandato del presidente bustocco. «I risultati li vedremo a operazione conclusa, con indiscutibili ritorni a tutti i livelli. A partire dall’attrattività. Penso al parco di City Life a Milano». Anche perché, come la Liuc più di trent’anni fu “firmata” dal grande Aldo Rossi, per il Mill «sarà un concorso a selezionare la proposta architettonica più bella, più armonica e più sostenibile».

Cosa cambia nel progetto

La nuova versione del Masterplan di Mill ha già recepito alcune delle richieste avanzate dalla maggioranza di Castellanza. In particolare su due aspetti, come fa notare l’architetto Marinello: «Un minore impatto sulla viabilità e continuità agli spazi pubblici». Nel nuovo disegno, che tiene conto anche della pista ciclabile di MoveOn (che correrà dietro all’attuale edificio universitario), sparisce la suggestiva darsena e il parco diventa il centro, tutto collegato anche se chiuso e controllabile in orari notturni. Lo studentato viene spostato verso il lato nord dell’area (su via Piola), con aree sportive, una piazza e un edificio “filtro” all’accesso verso piazza Castegnate – che con il parco rappresentano la colonna vertebrale del progetto – oltre ad una strada interna parallela a via Piola per sgravare il traffico esterno. Confermato il recupero dell’ex fabbrica Inghirami, destinata alla sede di Confindustria Varese e di tutte le società della sua galassia (le sei fondazioni ITS, i network come Digital Innovation hub, cluster come quello dell’Aerospace), per un vero e proprio Hub tecnologico, mentre si prevede la “stombinatura” dell’Olona e spunta un nuovo ponte pedonale sul fiume per collegare la pista ciclabile MoveOn al nuovo parco. Dal punto di vista viabilistico, oltre alle già previste rotonde su via Piave (agli incroci di corso Matteotti e viale Lombardia), si ipotizza il senso unico a scendere in via Piola, nel tratto tra Santa Liberata e piazza Castegnate, con la messa in sicurezza della via con un marciapiede. Le altre modifiche riguardano il Campus da 250 alloggi di nuova generazione: sarà diviso in due blocchi, da tre piani ciascuno (quindi più basso rispetto all’idea originaria), con tutti i servizi nel “basamento” degli edifici, con il mantenimento del verde esistente verso via Piola.

I prossimi step

Ora tocca al consiglio comunale esprimersi. Approvando «la nuova versione di Masterplan – ricorda il sindaco Cerini – che sarà la base di una fase 2 che andrà a ragionare sempre più nel dettaglio urbanistico». Vale a dire «il piano attuativo in variante da portare in consiglio con scelte che riguardano l’assetto urbanistico – destinazioni, volumi e superfici costruite e a verde, quali aree di competenza del privato e del pubblico – ma, non ancora, quello architettonico.».Cerini chiarisce che «le volumetrie c’erano già, cambiano solo destinazione (da residenziale, ndr) ma non per un intervento speculativo» e quantifica in circa due milioni e mezzo di euro gli oneri urbanizzatividovuti per l’operazione. Dai banchi dell’opposizione arrivano suggerimenti, come quelli di Paolo Colombo (Forza Italia), che vedrebbe bene le strutture sportive sull’area di fronte a Mill, acquisita dal comune a titolo gratuito e a rischio abbandona per la non facile fruizione, ma anche una scenografica scalinata che da corso Matteotti, all’altezza del Municipio, porterebbe sulla ciclabile MoveOn dietro all’attuale università, fino alla reiterata richiesta di «un’assemblea pubblica» da parte di Mino Caputo. Ma il sindaco Mirella Cerini fa i conti in tasca alle proposte di compensazione: «Siamo consapevoli che non possiamo chiedere la luna».

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