Busto, pendolari esasperati pronti alla protesta: giovedì sit in a Milano

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BUSTO ARSIZIO – I pendolari di Busto e di tutto il Varesotto chiamano all’adunata. Giovedì 18 ottobre, alle 18, tutti alla stazione di Porta Garibaldi a Milano. Il motivo è presto detto: «Dopo anni di promesse non mantenute, serve un momento di incontro. Un sit-in pacifico, che vuole però fare sentire la nostra presenza. La nostra voce. Una voce rivolta alle istituzioni, a questo punto». Paola Gallazzi, portavoce del Comitato pendolari Trenord di Busto Arsizio, è chiarissima.

Promesse mai mantenute

«Sono state fatte delle promesse mai mantenute – spiega – abbiamo atteso che il nuovo governo regionale si insediasse e iniziasse a lavorare. Niente è cambiato. E l’inverno si avvicina».

Quella invernale è la stagione più difficile per chi utilizza il treno ogni giorno come pendolare. «Tra noi diciamo: piove, rallenta il treno», spiega Gallazzi. Che aggiunge: «Quello di giovedì sarà un momento di incontro che vedrà presenti soprattutto i pendolari della linea Gallarate-Milano (la stazione bustocca di riferimento è quella delle Ferrovie dello Stato) dove, recentemente, sono stati registrati i disagi più macroscopici».

Preoccupa anche la situazione del Malpensaexpress: «Il Malpensaexpress è sempre stato considerato un po’ il fiore all’occhiello del trasporto ferroviario – spiega Gallazzi – per noi era il punto di riferimento al quale il servizio avrebbe dovuto tendere. Non abbassandone la qualità, ma elevando gli standard di tutte le altre linee a quello di Malpensaexpress».

Risultato? «Un calo del servizio – spiega – ultimamente anche i treni utilizzati per Malpensaexpress sono vecchi. Treni dove non ci sono, ad esempio, spazi per i bagagli. Eppure sono treni di servizio per i viaggiatori che, gioco forza, i bagagli devono appoggiarli sui sedili togliendo spazio agli altri».

Peggiorato il servizio Malpensaexpress

Il progetto Terminal2 «è sempre stato da noi sostenuto – spiega la portavoce del Comitato – non soltanto per l’indotto che porta sul territorio, ma anche perché siamo noi stessi dei viaggiatori. A quel progetto, però, non ne è stato affiancato uno adeguato sul piano dei collegamenti».

I temi sul piatto sono sempre gli stessi: «Chiediamo semplicemente treni puntuali, treni moderni e adeguati ai flussi pendolari, personale in organico sufficiente a evitare la soppressione delle corse e sicurezza. Sia sulle linee che nelle stazioni». Gallazzi conclude: «pagando il biglietto noi sottoscriviamo un contratto con l’azienda. Vogliamo soltanto che l’azienda non disattenda il contratto in questione».

busto pendolari esasperati – MALPENSA24