BUSTO ARSIZIO – San Giovanni non fa inganni? A Busto fa miracoli. La giornata della festa Patronale della città inizia subito con un grande regalo: un automezzo nuovo di zecca per la Croce Rossa, da utilizzare per il trasporto dei pazienti che hanno bisogno della dialisi, ma anche per il trasporto del sangue e dei pazienti oncologici. È stato donato al gruppo della CRI di Busto Arsizio da Elsa e Piero Rossini, in memoria della figlia Paola e del genero Franco. Un gesto di straordinaria generosità che onora la festa patronale e si pone nel solco della storia e della tradizioine della città.
La Messa solenne
Hanno preso il via questa mattina nella Basilica di San Giovanni, con la Messa solenne presieduta da don Marco Prandoni (nel 25esimo di ordinazione sacerdotale) le celebrazioni per la festa patronale. Presenti le autorità cittadine – in prima fila il sindaco Emanuele Antonelli, la vicesindaco Manuela Maffioli, la presidente del consiglio comunale Laura Rogora e la vicepresidente della Provincia di Varese Valentina Verga – i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle numerose associazioni che si occupano dei più fragili, ma anche alcuni dei cittadini che riceveranno i tradizionali riconoscimenti per aver onorato la città con i loro talenti nella cerimonia di questa sera dalle 21, oltre al Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, che ancora una volta, con la sua presenza, ha voluto dimostrare la sua vicinanza alla città.
La donazione
Toccante in particolare il momento conclusivo della celebrazione: la benedizione, impartita dal Prevosto monsignor Severino Pagani, al mezzo donato alla Croce Rossa da Elsa e Piero Rossini in memoria di Paola e Franco. L’automezzo, che è stato consegnato alla presidente della Croce Rossa di Busto Simona Sangalli, sarà utilizzato per il trasporto dei pazienti bisognosi di dialisi: ai due anziani coniugi, che hanno trasformato un enorme dolore in un gesto di generosità e altruismo, sono stati rivolti sentiti ringraziamenti dal sindaco Antonelli e dal prefetto Pasquariello.