Busto, sì al bilancio. Il sindaco: «Aumenti di stipendio? Non ci vergogniamo»

BUSTO ARSIZIO – Scontato via libera al bilancio preventivo 2022 in consiglio comunale. Si discute di indebitamento, Tari, opere strategiche, educazione, Pnrr, ma è solo il “caso” degli aumenti delle indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale a scaldare la seduta. «Non ci vergogniamo perché sappiamo il lavoro che stiamo facendo» la risposta tranchant del primo cittadino Emanuele Antonelli alle polemiche dei giorni scorsi sul ritocco agli stipendi, dopo che la consigliera del PD Valentina Verga aveva chiesto se fosse «proporzionato ad un aumento dell’impegno».

Il “caso” indennità

Oggetto di dibattito in città da giorni, a sollevare per primo il tema dell’aumento degli stipendi è il consigliere di Popolo Riforme e Libertà Giuseppe Ferrario, al rientro in aula dopo i noti problemi di salute: «L’amministrazione ha diritto ad una retribuzione adeguata ma sarebbe stato più opportuno agire diversamente. Si potrebbe istituire un fondo di solidarietà a libera contribuzione». Anche Valentina Verga (PD) ne fa una questione di opportunità: «Adeguare le indennità è un diritto dato da un provvedimento governativo, ma non abbiamo compreso questa scelta di non spalmare l’aumento su più anni, in un periodo così drammatico e di crisi. È un assist alla disaffezione nei confronti della politica». Pochi minuti prima dell’inizio della seduta, il segretario del PD Paolo Pedotti aveva inviato una nota per criticare la «mancanza di gradualità e di progettualità nell’applicazione della norma».

La requisitoria del sindaco

Ma è soprattutto il passaggio di Valentina Verga sull’impegno in funzione dell’aumento degli stipendi a pungere sul vivo la giunta. «Non mi sottraggo dal rispondere» esordisce il sindaco, rivolgendosi esplicitamente a Verga e rivendicando la scelta fatta. «Il lavoro non è così semplice come voi pensate, abbiamo 800 dipendenti, 100 milioni di euro di fatturato e responsabilità infinite, e c’è una compensazione dello Stato sugli aumenti, che probabilmente non peseranno per niente sulle casse comunali» chiarisce Antonelli, ricordando che «cinque anni fa quando la legge lo impose, fu subito applicata la diminuzione, facendo risparmiare 50-60mila euro all’anno rispetto all’amministrazione precedente».

E ancora: «Mi chiede se dobbiamo impegnarci di più: forse lo dobbiamo chiedere ai cittadini, lo chieda ai suoi consiglieri regionali per il lavoro che non fanno e ai suoi onorevoli, tra i suoi banchi c’è anche qualcuno che probabilmente prende il vitalizio (riferimento al capogruppo Dem Maggioni, ex consigliere al Pirellone, ndr). Io ho fatto il presidente della Provincia per quattro anni gratis e sono riuscito a portarla fuori dal dissesto dove voi l’avevate portata». La consigliera Verga stigmatizzerà poi le parole di Antonelli come «provocazioni».

Fair play

Per il resto della seduta prevale il fair play, con qualche scintilla nelle risposte degli assessori alla partita Daniela Cerana e Mario Cislaghi alle domande della consigliera PD Cinzia Berutti su politiche educative e personale educativo. Il capogruppo di Busto al Centro Gianluca Castiglioni, dopo aver messo il dito nella piaga su alcune grandi questioni che il resto della minoranza lascia in sospeso, con una raffica di domande su derivati, Campus di Beata Giuliana, palaginnastica ed ex Borri, prende atto del «miglioramento» dei rapporti tra maggioranza e opposizione.

Troppi debiti?

Nel mirino delle opposizioni finisce l’indebitamento, che passa, come fa notare il capogruppo PD Maurizio Maggioni, «da 19 milioni del 2020 a 32 milioni nel 2022, fino a 44 nel 2024. Notevole, ma sostenibile?». Il sindaco assicura: «Non vogliamo indebitare il Comune, finora non l’abbiamo fatto». E se Giusy Lanza (PRL) chiede «interventi per gli anziani, come abbonamenti gratis ai mezzi pubblici», l’ex sindaco Gigi Farioli (PRL) promuove il ricorso ad un «debito buono» e vede nella manovra «luci e volontà di cambiamento» e accenni di «visione» ma anche «qualcosa che manca», mentre per Santo Cascio (Progetto in Comune) è un bilancio che ha «poco mordente».

Maggioranza compatta

La maggioranza, ancora una volta, è compatta. Dai capogruppo arrivano elogi: Marco Lanza (Lista Antonelli) plaude alla «tassazione invariata» e Simone Orsi (Lega) rivendica alcuni stanziamenti, «i 50mila euro per il disability manager, i 200mila per ridurre le liste d’attesa dei centri disabili e i 50mila euro per le politiche giovanili». L’assessore ai servizi sociali Paola Reguzzoni ritorno sull’altro “caso” del giorno, quello del Pnrr, e rilancia: «Senza paura non c’è coraggio». Al voto la maggioranza è favorevole, più di mezza opposizione si astiene, con il solo PD contrario. «Ditemi cosa intendete per collaborazione» attacca il sindaco. Intanto però il primo scoglio dell’Antonelli-bis è superato senza troppe difficoltà.

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