BUSTO ARSIZIO – “Pronti, prontissimi… via”. Inizia così il post sulla rinnovata pista di atletica pubblicato sulla pagina Facebook del primo cittadino. Ma in realtà, leggendo i commenti, è una falsa partenza. Del sindaco, accompagnato anche dall’assessore allo Sport Laura Rogora.
Sopralluoghi elettorali
In campagna elettorale (forse per qualcuno già iniziata) vale tutto. Anche organizzare (e mettere in vetrina sui social) un sopralluogo, non l’inaugurazione, con tanto di campionessa e di dimenticanza degli atleti, di livello internazionale, della società di casa. La voce fuori dal coro è quella di un cittadino che commentando un altro post (sempre sull’argomento) pubblicato sulla pagina Fb del Comune, fa notare che il sopralluogo si sarebbe potuto fare anche con chi su quell’anello si allena e, vincendo, dà lustro a Busto Arsizio. A fare l’elenco dei dimenticati è un altro cittadino: “Alla Pro Patria A.R.C. Busto Arsizio ci sono vari atleti di livello italiano, in più atleti come Alexandra Troiani, Virginia Troiani, Serena Troiani, Matteo Masetti, Andrea Petazzi sono di Busto Arsizio e sono atleti di livello internazionale. Vergognosa la scelta di non interessarli per il sopralluogo“. E che sia stata solo una passerella viene sancito da un altro commento: “E’ solo campagna elettorale“.
Piccata la risposta dell’amministratore della pagina del Comune, che giustifica così l’assenza dei campioni di “casa” e promette che verranno invitati per il taglio del nastro fissato a luglio.
Come scritto nel post si è trattato di un sopralluogo, NON di un’inaugurazione, che l’amministrazione aveva tutto il diritto di fare in un impianto di sua proprietà per verificare come sono stati fatti i lavori che ha finanziato. Gli atleti della Pro Patria saranno certamente coinvolti in occasione dell’inaugurazione che, come abbiamo detto, sarà programmata a luglio.
Sempre nei commenti c’è anche chi polemizza sul book fotografico senza mascherine, ma le “rime buccali” citate nel documento del piano scuola del governo, hanno un po’ cambiato la questione della distanza sociale. Nelle aula, ma anche sulla pista di atletica di Busto.
