Busto, sputi e botte ai carabinieri: capace di intendere. Affronterà il giudizio

BUSTO ARSIZIO – E’ capace di intendere e di volere il 40enne di nazionalità nigeriana a processo per aver aggredito e aver sputato contro ai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio a ottobre dell’anno scorso. Il giudice ha ordinato una perizia psichiatrica (lo aveva chiesto anche il difensore Carlo Alberto Cova) per stabilire la capacità di intendere e di volere del 40enne al momento dei fatti e la sua capacità di stare in giudizio. 

Capace di stare in giudizio

Il nigeriano aveva aggredito i carabinieri nel piazzale antistante la Coop di Busto sputando loro contro. Sette mesi prima aveva fatto la stessa identica cosa, nello stesso posto, contro gli agenti della polizia locale. Stando ai testimoni quella del 40enne, sistematicamente ubriaco, era una presenza costante quanto molesta. L’avvocato Cova aveva notato che il 40enne dopo l’arresto era stato portato in ospedale. Dove era arrivato in stato di completa incoscienza. Era quasi in stato comatoso. Senza avere alcuna lesione, naturalmente. Le analisi eseguite hanno poi rivelato che due dei valori rilevati con i prelievi erano di tre volte superiore al normale. I due valori, con livelli del genere, erano indice di un prolungato abuso di alcol. E la testimonianza del personale del supermercato, che ha riferito che il 40enne ogni giorno vi si recava per comprare alcolici, andrebbe a corroborare la tesi dell’alcolismo.

Sentenza venerdì

Di qui la richiesta di perizia psichiatrica rigettata dal giudice. E poi ordinata in seguito alle prime testimonianze, anche dei medici del Pronto Soccorso, che sembravano confermare l’ipotesi alcolismo grave. Il perito ha invece sancito che il 40enne è capace di intendere e di volere. Venerdì dovrebbe arrivare la sentenza.

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