Busto, sulle luminarie il Pd accende la polemica: «Periferie sempre dimenticate»

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BUSTO ARSIZIO – Non è una questione di costi, ma di posti. Nei quali si è scelto di investire per le luminarie di Natale. E il tema lo pone il Partito Democratico durante la commissione “Territorio, Ambiente, Urbanistica, Edilizia privata, Aziende, Attività economiche e Commercio, Industria ed Artigianato, Lavoro”, che si è riunita ieri, giovedì 17 ottobre, a Palazzo Gilardoni.

Centro città favorito

La consigliera piddina Valentina Verga parte dal centro, dalle vie individuate nella delibera di luglio e nella quale si sono stati stanziati 110 mila euro per luminarie e per il “progetto Natale”. E chiede «con quale criterio sono state scelte le vie?» e poi pone il quesito su come mai nella delibera sono state escluse le periferie. A spiegare la strategia di Palazzo Gilardoni è stato l’assessore Paola Magugliani: «La zona del centro è la stessa alla quale faceva riferimento il Distretto unico del commercio che, fino a due anni fa, si occupava delle luminaria. Ora le spese sono a carico del Comune. Ma non abbiamo escluso le periferie».

Luminarie anche nei quartieri quindi ma con due binari di finanziamento differente: stanziamento in delibera per il centro città e contributo di Ascom e Comune a rendicontazione spese per chi in periferia sceglie di mettere le lucine. Magugliani poi ha spiegato che il progetto contempla anche iniziative natalizie come pista del ghiaccio, concerti, spettacoli e intrattenimenti vari ancora in via di definizione. «Stiamo dialogando con tutti e ascoltando le varie esigenze». Anche il consigliere di Forza Italia Orazio Tallarida è intervenuto per confutare la questione messa sul tavolo dall’opposizione: «Non è vero che le periferie sono trattate in maniera diversa dal centro. Le lucine ci sono anche nei quartieri».

Scelte politiche

A porre l’accento sul differente trattamento è stato il presidente del consiglio ed esponente del Pd Valerio Mariani: «Se il centro è finanziato dal Comune e le periferie vengono finanziate a rendiconto di spesa e non completamente stiamo parlando di un trattamento non equo. Il cittadino di via Milano dovrebbe avere la stessa attenzione del cittadino di periferia. Insomma sulle luminarie viene fuori il problema di come Palazzo Gilardoni abbia un approccio differente tra centro e quartieri. Ma attenzione, non è una critica all’assessore Magugliani, la quale ci mette l’anima, bensì una questione di scelte politiche dell’amministrazione. Poiché illuminare alcune strade piuttosto che altre è questione di scelte e chi governa la città può anche decidere di mettere le lucine in viale Stelvio ad esempio o su altri viali di periferia, per esempio. Tanto più che i soldi che vengono impegnati non sono pochi. Insomma, forse qualche considerazione differente andrebbe fatta».

E infine Cinzia Berutti conclude: «Le luminarie sono solo un esempio, ma la disparità di attenzione che l’amministrazione tra centro e periferie si evince anche su temi ben più importanti».

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