Giovane morto nell’ex Cartiera Mayer di Cairate: assolti gli amici che erano con lui

alessandro giani

CAIRATE – Morte di Alessandro Giani: assolti i due amici che erano con lui nell’ex cartiera Mayer di Cairate. La Corte d’Appello di Milano ha ribaltato la sentenza di primo grado: i giudici del tribunale di Busto avevano condannato i due amici di Alessandro a un anno e 4 mesi. I giudici milanesi hanno fatto cadere l’accusa di omicidio colposo.

Assolti dall’accusa di omicidio colposo

La tragedia si consumò il 22 dicembre 2015. Alessandro (nella foto) e i due amici erano nella cartiera per giocare. Uno scherzo trasformatosi in tragedia: il 18enne, di Cassano Magnago, cadde da un’altezza di sei metri. Morì dopo alcuni giorni di agonia. I due amici, il 30 marzo 2017, furono condannati in primo grado per omicidio colposo e fabbricazione di materiale esplodente. L’Appello ha cancellato l’omicidio colposo. «Questa sentenza – spiega Mauro Umiltà, difensore con Mario Zanchetti dei due ragazzi – Riconcilia la verità processuale con il sentire dei famigliari di Alessandro». Famigliari che si sono sempre schierati al fianco dei due ragazzi non incolpandoli di quanto accaduto, ma anzi evitando di costituirsi parte civile al proprio per sottolineare la loro posizione. «C’è sempre stato un sentimento di affetto – spiega Umiltà – Un sentimento di affetto sincero all’interno di questo dramma immenso». Resta in piedi il processo a carico dei tre rappresentanti della Prealpi Servizi di Varese (proprietaria dell’area), tra questi c’è Marcello Pedroni, oggi ex dirigente di Prealpi Servizi dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta Mensa dei Poveri, a loro volta accusati di  concorso in omicidio colposo, connesso all’omissione della messa in sicurezza dell’area.

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