MILANO -Una presunta gestione non regolare dei fondi per la cassa integrazione durante il Covid, sono costati alla ministra al Turismo Daniela Santanchè un fascicolo di inchiesta “Visibilia” con l’ipotesi di truffa aggravata nei confronti dell’Inps, relativamente a 13 dipendenti per un totale di 126 mila euro. La Procura di Milano ha quindi siglato la chiusura indagini a carico di Santanchè e altre quattro persone. Si tratta delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, di Paolo Giuseppe Concordia (Visibilia Group) e del compagno di Santanché Dimitri Kunz D’Asburgo.
Le indagini sui contributi
E’ stata la denuncia dell’ex responsabile degli investimenti della società a far partire le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dai pm milanesi. Secondo gli accertamenti delle fiamme gialle, sarebbero state chieste e ottenute oltre 20 mila ore di cassa integrazione per 13 dipendenti delle due società coinvolte, mentre questi avrebbero continuato a lavorare.
Le altre accuse
Restano ancora aperte le indagini sul presunto falso in bilancio per una irregolare gestione contabile e finanziaria, sempre a carico della ministra.
