Casorate Aperta contro la nuova piazza Mazzini: «È di stampo brutalista»

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CASORATE SEMPIONE – «La piazza Mazzini è di stampo decisamente brutalista: pochissimo verde, tanto grigio». Il piano per riqualificare l’area di fronte al nuovo ex municipio – oggi denominato Palazzo Cattoretti – non convince la minoranza di Casorate Aperta. Non solo da un punto di vista estetico, ma anche economico: «Convogliare 166mila euro nel progetto, sotto forma di mutuo, è l’ennesima scelta fatta senza badare al futuro».

La piazza «brutalista»

All’ultima commissione Lavori Pubblici è stato illustrato il piano dall’assessore alla partita Andrea Tomasini. Da lì parte la critica di Casorate Aperta: «Ha sottolineato che il progetto non è definitivo. Ma solo poche ore dopo si potevano già leggere i proclami roboanti dell’ennesima opera portata a compimento». Un intervento – legato proprio alla ristrutturazione dell’ex municipio – che «è di stampo decisamente brutalista: pochissimo verde e tanto grigio». Anche la manovra finanziaria non convince la minoranza: «È mai possibile indebitare i cittadini per 166mila euro che si sommano al mutuo acceso per la ristrutturazione dello stabile, per un ammontare che supera abbondantemente il mezzo milione di euro? Soldi che devono essere restituiti nei prossimi dieci anni con un impegno di oltre 50mila euro all’anno. Quindi, soldi in meno da destinare ai casoratesi e ai loro bisogni».

Via Firenze

Oltre alle critiche sul «mutuo a nome della collettività», lo sguardo si amplia. «L’intervento – prosegue Casorate Aperta – non prevede il rifacimento di via Firenze: è pura mancanza di rispetto verso i residenti del centro, che pagheranno la loro quota come tutti gli altri». La strada in questione «è l’unico tratto pedonale percorribile in relativa sicurezza. Relativa, perché numerosi dissesti del manto stradale la rendono decisamente pericolosa».

Tempi e soldi

In merito alle tempistiche, ricordano che vengono prospettati 165 giorni lavorativi per la consegna dell’area: «Ma, vista l’esperienza vissuta con l’ex municipio, ci venga permesso di essere scettici a riguardo». Di più: «Siamo di fronte ad una gigantesca contraddizione. Il primo settembre il sindaco dichiara che c’è penuria di risorse. Mentre, pochi giorni dopo, snocciola le grandi cifre che verranno introitate dall’ente a seguito dell’intervento del Centro Alzheimer». La domanda è: «Per quale motivo c’è bisogno di accendere l’ennesimo mutuo che graverà sulle spalle di noi Casoratesi? E, soprattutto, come verranno utilizzati quei soldi?».

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