Nuova piazza Mazzini, «così non crea aggregazione». Casorate Aperta attacca

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CASORATE SEMPIONE – «La sistemazione della piazza presenta aspetti contraddittori con la sua auspicata destinazione di punto aggregativo». Così il gruppo di minoranza Casorate Aperta interviene sul progetto di riqualificazione della centralissima piazza Mazzini a Casorate Sempione. Diversi i temi toccati: ambiente, socialità, viabilità, obiettivi. Fino al suggerimento: «Andrebbe valorizzato meglio il parco dietro il municipio».

Creare aggregazione

I lavori dovrebbero iniziare il 12 febbraio, come annunciato di recente dal sindaco Dimitri Cassani. Per circa 40 giorni di cantiere: «Forse una coincidenza – la provocazione della minoranza – il termine sarà prossimo alla domenica di Pasqua: che il risveglio del centro sarà simile a una nuova vita caratterizzata dal fervore per la bellezza della piazza?». Per poi spostare l’attenzione su «un altro centro di aggregazione in paese». Il riferimento va allo spazio «dietro il municipio: sarebbe più giusto parlare di socializzazione delle persone e dei giovani, che non ha una sua fruibilità per favorire l’incontro tra i cittadini. Almeno è frequentato, per un breve tempo, da bambini sorvegliati dalle mamme».

Ex municipio, viabilità, eventi

A vegliare sulla piazza c’è l’ex municipio, lo storico immobile recuperato e che ha visto il taglio del nastro la scorsa estate. Così Casorate Aperta: «Le persone che frequentano il centro paese chiedono quando sarà utilizzato per gli scopi annunciati a chiare lettere il giorno dell’inaugurazione». Ma anche «quanto costato in tutto la riqualificazione dell’edificio Cattoretti, che sarebbe la prima opera per la “rinascita civica” del paese. Non è dato sapere per il silenzio della maggioranza».
La viabilità, come già spiegato dal primo cittadino, non subirà conseguenze durante i lavori. «Per fortuna», commenta l’opposizione. «Ma si dimentica che la finalità della riqualificazione della piazza è di rendere pedonale il centro. Non è possibile parlare di rinascita se non vengono organizzate attività aggregative in occasione di particolari ricorrenze, anche religiose». Mentre, «quello che più incuriosisce è che si privilegia il centro dimenticando la situazione delle strade e dei marciapiedi nelle vie limitrofe. La posa della fibra per la telefonia dovrebbe essere già terminata secondo gli accordi stabiliti».

Le piste ciclabili

Il punto poi sulla mobilità dolce: «Se si vuole veramente risvegliare il paese, sarebbe opportuno delimitare piste ciclabili. Così che adulti e bambini possano muoversi in sicurezza, sotto anche la sorveglianza della polizia locale». Fino agli «aspetti contraddittori» della piazza con la sua auspicata destinazione di punto aggregativo: «La presenza di muretti e il dislivello della pavimentazione rendono difficoltoso la possibilità di riunirsi. A questo punto andrebbe valorizzato meglio il parco dietro il municipio».

L’ambiente e i voli notturni

Spazio quindi alla questione, sempre molto discussa, dell’inquinamento acustico a causa dei voli: «Mezzi inquinanti e rumorosi che passano sopra le nostre teste, anche di notte. Con il beneplacito dei sindaci dei paesi limitrofi al sedime aeroportuale». Situazione resa «ancor più grave dalla distruzione di 370mila metri quadrati di brughiera. Il primo compito di un sindaco è garantire l’ambiente salubre ai suoi cittadini e non essere cinghia di trasmissione della Provincia, della Regione, del Ministero. Dire che in Lombardia la percentuale della superficie occupata da boschi è superiore a qualsiasi altra regione non ha fondamento con la realtà locale: i boschi che si trovano in montagna o al sud della regione non garantiscono la depurazione dell’aria qui da noi».

L’illuminazione pubblica

Tra le segnalazioni, anche quella sull’illuminazione pubblica, con il il nuovo sistema che «garantirebbe l’ottanta per cento di risparmio: il problema è che tutto l’impianto va messo a norma, quanto costerà? Poi occorrerà appaltare un ditta per la manutenzione. Quindi la spesa non si ferma con l’acquisto, continua con l’opera di manutenzione». E concludono: «Speriamo che il sacrificio chiesto ai cittadini non si riveli poi una delusione per la continuità del silenzio assordante di chi tacendo o disinteressandosi involontariamente approva quanto accade nel nostro paese».

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