CASORATE SEMPIONE – C’è un po’ di Casorate Sempione fra gli atleti in maglia azzurra che ieri, 23 maggio, si sono distinti ai Campionati europei di Tiro a segno a Osijek, in Croazia. In questo caso si tratta di Danilo Dennis Sollazzo, che si è guadagnato l’oro nella specialità carabina 10 metri, categoria juniores uomini. Un traguardo che ha subito colto l’attenzione del sindaco Dimitri Cassani: «Sono molto contento. Non solo per Casorate, che è ormai una terra di campioni sportivi, ma soprattutto per il giovane atleta». Sì, perché «è un ragazzo che merita, studia e si allena. Se si raggiungono certi obiettivi è perché alle spalle ci sono grandi sacrifici». E i risultati si vedono.
Dalle qualificazioni alla finale
Il posto più in alto sul podio è arrivato dopo una finale in cui si è dimostrato vero protagonista della sfida. Ma è stata anche la conferma di un percorso di qualificazione che ha visto il giovane casoratese sempre in cima alla classifica, un passo avanti rispetto ai suoi avversari. Anche se, in base alle cronache della sfida, è stata proprio la finale il momento in cui si è distinto. Da un’inizio di gara saldo in seconda posizione, negli ultimi due colpi – quelli decisivi – ha superato in via definitiva il serbo Marko Ivanovic, destinandolo all’argento. Terzo posto invece per lo spagnolo Jesus Oviedo.
Terra di campioni
Un grande risultato, quello di Sollazzo, ma non l’unico. Lo ha ricordato proprio il primo cittadino: «Il 31 luglio del 2019 consegnavo un riconoscimento ad un giovane casoratese, che si era particolarmente distinto nella disciplina del tiro a segno con carabina, portando a casa molte vittorie che lo hanno reso quotato a livello giovanile». Oggi quel ragazzo si è fatto notare anche in Europa. E in una disciplina che «per una volta non riguarda l’equitazione», prosegue Cassani. Infatti, il paese è noto per la sua storia in relazione ai cavalli. Al punto da rendere questo nobile animale anche un simbolo vero e proprio a Casorate, inserito nello stemma. Ha concluso così il sindaco: «Noto con piacere che ora, invece, celebriamo anche una disciplina poco conosciuta, ma che sicuramente ha sempre portato grandi risultati».
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