CASSANO MAGANGO – Investimenti che toccano un milione e 10mila euro. L’avanzo d’amministrazione del 2021, è la carta che la giunta del sindaco Pietro Ottaviani vuole giocarsi per portare a termine le opere di Cassano Magnago. La variazione di bilancio è stata spiegata, spacchettando la cifra a disposizione («Un avanzo notevole») dall’assessore alla partita e vicesindaco Luisa Savogin in Commissione lo scorso 26 ottobre, garantendo un «bilancio in equilibrio».
Rinasce San Giulio
«Abbiamo dato il via a a tutte le opere per le quali avevamo un fondo con risorse che potevano andare a perdere», ha spiegato Savogin. In numeri: 121mila euro sono destinati alle piste ciclabili, facendo leva sui contributi regionali ricevuti. Mentre, gran parte delle risorse sono destinate alla centralissima San Giulio. Infatti, ai 50mila euro stanziati per sostituire i sanpietrini e per la sistemazione della strada, «abbiamo aggiunto 300mila euro per rifare anche la piazza». Sul tavolo di lavoro anche le vie, prioritarie e non, che rientrano nel «sostanzioso» pacchetto degli asfalti. Per l’abbattimento delle barriere architettoniche, invece, sono previsti investimenti per 83mila euro: «Stiamo valutando se utilizzarli per realizzare marciapiedi adeguati o per fare dossi e attraversamenti pedonali per agevolare gli spostamenti per le persone disabili».
Casa Sommaruga fra le priorità
Fra le «priorità» anche casa Sommaruga, il progetto recentemente finanziato da Regione Lombardia nel piano di rigenerazione urbana. L’immobile storico nella centrale via Buttafava, aveva ricevuto da Palazzo Lombardia 382.500 euro, la gran parte dei 450mila previsti per l’opera. Piano che «partirà».
Si aggiungono poi i 369mila euro per gli oneri in parte corrente: «L’obiettivo è destinarli, in linea con quanto è stato fatto finora, a Istruzione e Sociale». Mentre, un’altra parte di oneri «verrà applicato alle manutenzioni, per le quali abbiamo avuto un preventivo di spesa con aumenti dei costi dei materiali e delle tariffe. Quindi è stato necessario applicare la differenza».
Il Fondone e il caro bollette
Ci sono poi le risorse del “Fondone Covid“. Dove 171mila euro vanno alla tariffa Tari, mentre 20mila sono destinati – fra gli altri – a interventi di sanificazione e mascherine. Fino ai 219mila euro per le bollette di luce e gas: «Si tratta di una stima prudenziale», ha detto Savogin. «Emersa triplicando le cifre delle precedenti ricevute». Per far fronte al caro bollette, inoltre, lo stato ha inviato un contributo di 90mla euro. Che però, come immaginabile, «è insufficiente a coprire gli aumenti previsti». A chiudere, i ristorni del Piano di zona per 25mila euro.