Castellanza, la protesta contro il mega ristorante che manda in tilt la viabilità

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CASTELLANZA – Il mega ristorante e la protesta. Dei residenti e dei gruppi politici di opposizione. Erano quasi tutti giù in strada i residenti del condominio che sorge a fianco del ristorante “La fabbrica dei sapori“. Per spiegare che, da quando è stata aperta l’attività,  la loro vita è diventata più complessa: «Siamo circondati da auto parcheggiate ovunque – raccontano Gisella Sommaruga e Carlo Viceconti – a volte non possiamo nemmeno uscire dal cancello. Per colpa della sosta selvaggia anche immetterci su via don Minzoni è pericolosissimo. In Comune sanno del nostro problema, ci hanno piazzato i new jersey prima di Natale, promesso che sarebbero intervenuti, ma nessuno ha fatto ancora nulla». E oggi, sabato 25 gennaio, a sostenere la protesta dei cittadini c’erano anche i consiglieri Angelo Soragni della Lega, Paolo Colombo di Forza Italia, Mino Caputo del gruppo Misto e Michele Palazzo (assente, ma solo per un impegno) di Sognare.

Tra barricate e slalom per uscire di casa

E intanto le auto continuano a saturare il parcheggio del grande ristorante. Che conta quasi 400 coperti e offre poco più di un centinaio di posti auto. E quando i clienti non trovano posto mollano la macchina un po’ dove capita. «A volte anche dentro al nostro cortile – racconta una signora – quando trovano il cancello aperto, entrano e parcheggiano come fosse una cosa normale». Insomma una situazione che sta diventando complicata, dove non mancano diverbi, anche accesi, tra condomini e clienti: «Molti di noi hanno già avuto discussioni con chi parcheggia qui davanti, rischiando anche di litigare, poiché alcuni clienti non vogliono sentire ragioni e si rifiutano di spostare l’auto anche se dà fastidio».

Carlo Viceconti non è tenero con l’amministrazione: «Sanno benissimo che c’è il problema, eppure non se ne occupano. Per ben due volte sono andato in Comune a lamentarmi, ricevendo come risposte solo parole e promesse non mantenute. Ma ci sono giorni, soprattutto nel fine settimane, che è un vero disastro». Per non parlare dei rumori degli aspiratori e degli odori «che si sentono in tutti gli appartamenti».

Poca attenzione

«Il motivo del malcontento – spiegano Soragni e Colombo  – è il notevole impatto che ha questa attività di ristorazione sul traffico della zona. Stiamo parlando di un locale molto grande, che richiama moltissima gente e con un numero di posti auto insufficiente a soddisfare il bisogno. Nessuno ha pensato a questa crticità che sta creando disagi. Né i gestori e neppure il Comune nel momento in cui ha autorizzato l’operazione». L’area parcheggio davanti all’attività, occorre sottolineare, non si può certo considerare piccola.

Secondo Soragni l’amministrazione avrebbe dovuto per tempo fare tutte le necessarie verifiche. «Riteniamo che un’amministrazione, prima di concedere la relativa autorizzazione, dovrebbe premurarsi di fare una valutazione d’impatto ambientale, che tenga conto delle emissioni in atmosfera (rumori e odori), ma anche della possibilità di accogliere così tante automobili senza creare un danno agli abitanti della zona».

Il nodo della Saronnese

Soragni poi si sposta di qualche centinaio di metri: da via don Minzoni alla Saronnese. E anche lì mette sul tavolo tutte le preoccupazioni del Carroccio locale. Del resto, con la variante di pgt appena approvata, il tema urbanistico sull’asta della Saronnese è assai caldo. «Stiamo parlando di una strada completamente congestionata – commenta Soragni – e al di là della sua vocazione commerciale, è impensabile che si possano aggiungere altre attività  se prima non si studiano modifiche strutturali alla viabilità.  Un dovere da parte dell’amministrazione sia sotto l’aspetto viabilistico sia sotto il profilo della salute, tema di cui un sindaco è responsabile».

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