Gli studenti di Castellanza in visita al Memoriale della Shoah: custodi della memoria

CASTELLANZA – Un centinaio gli studenti della terze medie, oggi, venerdì 29 aprile, in visita al “Memoriale della Shoah”, al piano terra della Stazione Centrale di Milano. Dal tristemente famoso “Binario 21” i convogli stipati di ebrei e dissidenti nazifascisti, partivano con destinazione campi di sterminio di Aushwitz e altri del Centro Europa.

Fondamentali valori educativi

Una proposta per i ragazzi delle scuole, che rientra nell’ambito del Piano del Diritto allo Studio firmato nel 2021, è che stata fortemente voluta anche in questo anno dall’Amministrazione Comunale di Castellanza, in condivisione con l’Ufficio Didattica Fondazione Memoriale della Shoah di Milano. Inizialmente prevista per lo scorso gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, la visita, sospesa a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19, è stata riprogrammata in aprile, al superamento della stessa, “ per l’imprescindibilità dei valori educativi e formativi che questa iniziativa comporta ” – ha dichiarato la Sindaco Mirella Cerini, presente all’iniziativa, insieme ai professori dell’Istituto Comprensivo Da Vinci e a due Rappresentanti di Anpi.

Pace e democrazia

“Ancora di più in questi tempi in cui la guerra spinge alle porte dell’Europa ” – ha sottolineato la Cerini –“ è fondamentale far comprendere alle nuove generazioni che parole come pace, libertà e democrazia, non sono mai scontate, che occorre mantenere una comunità forte e unita, per poter costruire un futuro migliore, mentre l’intolleranza e l’odio verso l’altro portano solo disgregazione, morte e distruzione”. I ragazzi hanno mostrato un grandissimo interesse per l’allestimento completato nel 2013, scoprendo il meccanismo che nottetempo sollevava i vagoni a livello dei binari dell’odierna stazione, per la loro destinazione di morte. Hanno sostato davanti al muro di cemento nero dove campeggiava la scritta “INDIFFERENZA”, a sottolineare quanto l’atteggiamento di una società indifferente a violenza e sopraffazioni, rendano di fatto “ invisibili ” le persone.

Mai più indifferenza

Gli studenti sono poi saliti su uno dei vagoni che partivano dal Binario 21 e hanno seguito le tappe cronologiche del percorso, osservando l’installazione in cui sono riportati i nomi dei circa 700 scomparsi e dei 23 sopravvissuti. Tra questi compare quello di Liliana Segre , la quale ha fortemente sostenuto la costruzione del Memoriale. Un Luogo della Memoria che non sia solo di commemorazione, ma soprattutto un luogo di studio, di ricerca e di confronto, dedicato alle generazioni che hanno vissuto quel dramma e ai loro figli, ma anche e soprattutto uno spazio dedicato alle generazioni future perché non dimentichino mai, e attraverso la costruzione di una memoria collettiva diventi fondamento per la costruzione di un futuro di speranza.

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