Causa Coop: sindaco e vice di Busto citano le assicurazioni. Se perdono non pagano

busto coop antonelli causa

BUSTO ARSIZIO – Slitta di quattro mesi ancor prima di cominciare la causa civile che vede contrapposti Coop, che ha chiesto un signor risarcimento danni, e Comune di Busto Arsizio. Le parti si sarebbero dovute incontrare oggi, mercoledì 15 gennaio, davanti al giudice Nicola Cosentino dopo il cambio di toga che ha visto il titolare della causa Giuseppe Limongelli auto-ricusarsi in quanto amico del sindaco Emanuele Antonelli 5 giorni prima della causa.

Non dovrà essere il Comune a pagare

Nella serata di ieri, martedì 14 gennaio, lo stesso giudice Cosentino ha rinviato l’udienza al prossimo 5 maggio. Il perché è presto detto: 3 dei 5 attori in causa rappresentanti del Comune, tra cui il sindaco Emanuele Antonelli e l’allora vicesindaco  Isabella Tovaglieri,oggi europarlamentare, hanno chiesto che anche la loro assicurazione fosse parte in causa. In sintesi: Coop, che ha intentato causa, chiede un risarcimento superiore a 5 milioni di euro per i ritardi nell’apertura del supermercato di viale Duca D’Aosta, mettendo nero su bianco una serie di presunti episodi di ostruzionismo burocratico e istituzionale che, appunto, avrebbero rinviato nel tempo l’inaugurazione del nuovo esercizio commerciale. Creando il danno.

La controparte, ovvero i rappresentanti comunali chiamati in causa, hanno voluto che la loro assicurazione fosse parte del procedimento: se dovessero soccombere davanti al giudice non risponderanno economicamente della condanna a risarcire. Lo farà, questo lo scopo della chiamata in causa della società, la loro assicurazione, appunto. E del resto i premi si versano per queste ragioni. Il giudice, ovviamente, ha scelto di non perdere tempo con l’udienza odierna e accogliere la richiesta di chiamata in causa  con un provvedimento anticipato. Il 5 maggio, dunque, con tutte le parti costituite avrà inizio la causa vera e propria.

busto coop antonelli causa – MALPENSA24