CAVARIA CON PREMEZZO – Un nuovo supermercato, solo l’ultimo di una lunga serie di strutture che stanno ormai nascendo a visto d’occhio. Questa volta tocca a Cavaria con Premezzo. Arrivando da Gallarate, lungo la strada provinciale 341, all’altezza delle vie Morazzone e Ronchetti si può notare un cantiere in corso: sarà un Famila. Come tempistica, in linea con il crono-programma suggerito dal privato che sta costruendo, l’apertura del supermercato è stimata per quest’estate.
I vantaggi della zona
Il nuovo Famila sorgerà su un’area che «è già a destinazione commerciale come da attuazione del Pgt del 2014», ricorda il sindaco Franco Zeni. Una zona, oltretutto, che «era già da sistemare e ora che è stata acquistata dalla società si potranno vedere sicuramente dei miglioramenti, anche da un punto di vista viabilistico». Soprattutto considerando che si trova proprio all’ingresso del paese, lungo un asse stradale che è molto trafficato. Sarà una struttura di «media grandezza», in linea con il nuovo U2 che è appena stato realizzato nella vicina Albizzate, fresco di inaugurazione lo scorso sabato 19 febbraio.
Un altro supermercato: pro e contro
Un altro supermercato, l’ultimo nel giro di pochi metri. Lo dice anche il primo cittadino: «Abbiamo notato che l’asse della strada provinciale 341 è molto ricercata da un punto di vista commerciale». Sì, perché oltre al nuovo Famila, in passato ci sono stati altri inserimenti, come Burger King, Caporali, Tigros e U2, «oltre ad altri supermercati più avanti». Con pro e contro. «Personalmente – aggiunge Zeni – avrei preferito qualcosa nello stile di un negozio di vicinato». Ma, di contro, è anche vero che «questo nuovo progetto porterà ulteriori posti di lavoro ai cittadini».
Gli oneri
Senza dimenticare i vantaggi per le casse dell’amministrazione. Soprattutto per gli oneri di urbanizzazione, che «verranno messi da parte in attesa di decidere bene cosa farne: sicuramente andranno per una parte di opere di sistemazione delle strade cittadine», dice Zeni. Ma anche per «mettere a posto le fognature delle acque bianche, che sono ancora in capo ai Comuni e non ad Alfa».