Ciccone, una vittoria al Delfinato come regalo di nozze per Annabruna

Criterium du Dauphine 2023 - 75th Edition - 8th stage Le Pont de Claix - La Bastille - Grenoble Alpes Metropole 152,8 km - 11/06/2023 - Giulio Ciccone (ITA - Trek - Segafredo) - photo Ivan Benedetto/SprintCyclingAgency©2023

Una giornata in fuga, e Giulio Ciccone è l’unico che riesce a mantenersi là davanti e non lo riprende più nessuno, nemmeno la maglia gialla Jonas Vingegaard che prova a riacciuffare il corridore della Trek Segafredo, perché oltre al successo finale il danese vuole anche la tappa. Non ce la fa per una manciata di secondi, per 23″, ma Giulio Ciccone fa davvero un piccolo grande capolavoro. Da vero attaccante va è non lo riprendendo più, se non sul gradino più alto del podio, per festeggiare le nozze che verranno, per dare un segnale a tutti sulle ambizioni che nutre per la maglia tricolore in palio alle Terme di Comano, così come quei traguardi che lo aspettano alla Grande Boucle: almeno una tappa e quella maglia a pois che lo tenta tantissimo.   

Vince l’ultima tappa, Giulio Ciccone, la Le Pon-de-Claix-la Bastille- Grenoble Alpes Métropole di 152 km, e si porta a casa anche la maglia a pois con il pallini blu di miglior scalatore della corsa. Un successo bello e meritatissimo. «Gli ultimi 500 metri sono stati davvero molto duri – spiega un soddisfatissimo Giulio Ciccone, che sul traguardo fa il 2, lo zero e il 27, come la data del prolungamento di contratto -, ma è stato altrettanto bello vincere con tutta questa gente sulla rocca finale di Grenoble. Quest’anno il Giro era nei miei programmi, ma sapete che il Covid mi ha chiamato fuori poi ho avuto circa 10 giorni senza bici, quindi le mie condizioni non erano al 100%. Ho ricominciato proprio qui al Delfinato per prepararmi il Tour e ora ho la certezza di stare bene. Sono felice di aver chiuso questi otto giorni con una vittoria. La prossima settimana (il 21 giugno, ndr) mi sposo, questa vittoria è per lei, per la mia futura moglie (Annabnruna, ndr)». 

E ancora: «Una vittoria fa sempre piacere ma qui, con questa atmosfera, credo sia ancora più bello. Sono stati mesi difficili con incidenti e covid, quindi ho iniziato questo Dauphiné non nelle mie migliori condizioni, ma penso che alla fine della settimana la mia forma sia andata in crescendo. Sono davvero felice e pronto per la mia prossima gara, i tricolori e poi il Tour. Ho corso dei rischi nell’ultima discesa e nell’ultima salita ho spinto a tutto gas sapendo che il traguardo era proprio lì. Provi solo a spingere, spingere, spingere e penso che con tutte le persone che erano lì sia stato un po’ più facile da fare. Onestamente stavo solo pensando di spingere, spingere a tutto gas. A volte ero solo concentrato sulla strada e dicevo “ok, arriverò alla curva giusta e da lì chiuderò gli occhi e andrò a tutto gas fino al traguardo”. La maglia di re della montagna è davvero bella, è una delle mie maglie preferite ma se devo essere sincero, in questa settimana, non ho mai pensato a quella classifica. Anche oggi Campernaets era con noi nella fuga, quindi ha preso i suoi punti e io ho appena superato le vette. Pensavo solo alla tappa. Per il Tour de France il mio obiettivo è sempre lo stesso. Mi piacerebbe davvero vincere una tappa del Tour e mi piace molto questa maglia a pois…».

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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