Tota 2022. Lopez: «Una vittoria per l’Astana, per mio figlio e per Scarponi»

Tour of the Alps 2022

Miguel Angel Lopez si conferma corridore indecifrabile, vincendo a Kals am Glossglockner dopo un Tour of the Alps 2022 in cui era apparso un po’ sottotono. In una salita piuttosto pedalabile, non perfettamente adatta alle sue caratteristiche, il colombiano ha fatto valere la sua potenza per riportarsi sul solitario Thibaut Pinot e saltarlo proprio all’ultimo chilometro.

Vincere una tappa

«Nella seconda tappa avevo attaccato da lontano, ma sono rimbalzato finendo per uscire dalla classifica generale – spiega Lopez -. Ma non importa, eravamo venuti qui per vincere una tappa e ci siamo riusciti. Questa era l’unica frazione con un arrivo in salita quindi sapevo di dovermi muovere oggi. Non eravamo sicuri di riprendere Pinot, c’era tanto vento ma ho fatto di tutto per riuscire quantomeno a riagganciarlo, soprattutto nel tratto un po’ più difficile ho spinto al massimo. Questa è una corsa che mi piace, che mi dà il colpo di pedale giusto anche in vista del Giro d’Italia».

L’omaggio a Scarponi

Per il colombiano è arrivata anche un’esultanza speciale dal triplo significato: «È la mia prima vittoria da quando sono tornato in Astana, quindi è molto significativa. Questa è casa mia e voglio regalare alla squadra tante gioie. Il dito in bocca, poi, è dedicato al mio secondo figlio che arriverà tra qualche settimana. E poi un pensiero va anche a Michele Scarponi, visto che in questi giorni cade l’anniversario della sua morte».

Il Giro d’Italia

L’ex Movistar sta affinando la condizione in vista del Giro d’Italia, dove sarà verosimilmente il capitano designato, pur con un Vincenzo Nibali nel ruolo di regista. «La condizione è buona. Al Giro vediamo come mi collocherò rispetto ai favoriti, l’importante sarà rimanere con loro e dimostrare di esserci». Lopez è stato più di qualche volta messo fuori gioco da cadute o errori tattici: «Fa parte del gioco, in gruppo c’è tanto nervosismo e capita di cadere. Nei Grandi Giri è normale, ma in fin dei conti credo di essere sempre stato in lotta coi migliori, a caccia di una Top 10 in classifica generale. L’anno scorso mi sono ritirato dalla Vuelta quando ero in lotta per il podio, a conferma che comunque il livello è sempre rimasto alto».

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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