Resta in carcere l’arciere di Cittiglio. Per il Gip Scalco «voleva uccidere»

CITTIGLIOEvaristo Scalco, 63 anni artigiano nautico originario di Cittiglio, voleva uccidere la sera tra il primo e il 2 novembre quando ha scoccato, a Genova, la freccia che ha assassinato Javier Miranda Romero, peruviano di 41 anni, che stava festeggiando la nascita del secondo figlio.

Ha preso la mira

L’arciere di Cittiglio ha “preso la mira per colpirlo” e ha mentito alla polizia giudiziaria nell’immediatezza del fatto. È quanto emerge dall’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Matteo Buffoni che ha disposto la custodia in carcere. Come riporta Repubblica. Scalco ha scoccato la freccia “da una posizione sopraelevata rispetto a quella della vittima, e quest’ultima, nonostante l’orario notturno, era ben visibile, essendo la zona ben illuminata”, scrive il Gip. Miranda Romero “era l’unico bersaglio possibile, visto che – come documenta il filmato tratto dal sistema di videosorveglianza – l’amico si era allontanato dalla visuale di Scalco: tutto ciò lascia pensare che l’indagato abbia “preso la mira” e al tempo stesso smentisce quanto egli ha dichiarato alla pg ( “non pensavo di averlo colpito”)”.

Ti avevo avvertito

“In verità, durante l’interrogatorio, Scalco ha dichiarato di non aver avuto una buona visuale del bersaglio, vista la presenza di piante rampicanti sulle ringhiere del condominio. Tuttavia – continua il Gip – si nota che la vegetazione sulle ringhiere è tutt’altro che folta, e sembra che dalla finestra la visuale del bersaglio sia quasi completamente libera”. Il giudice per le indagini preliminari cita nell’ordinanza il video ripreso da un amico della vittima nel quale si sente distintamente Scalco dire: “Ti fa male? Ti avevo avvisato“. Per Gip sussiste l’aggravante dei futili motivi. Scalco resta in carcere nella convinzione della sua “incapacità a controllare i propri impulsi”, con possibilità dunque di reiterazione del reato.

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