City Angels, il dormitorio a Varese riparo dal freddo e via per rientrare in società

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VARESE – Una realtà che, dietro l’apparenza semplice, nasconde una struttura complessa. Roberto Molinari, assessore ai Servizi sociali di Varese che ieri, martedì 20 dicembre, ha visitato il dormitorio per l’emergenza freddo in via Maspero, ha lodato «l’organizzazione che i City Angels sono stati in grado di mettere in campo in questo senso. L’esperienza nel pattugliamento della città, ascoltando e accompagnando le persone, consente loro di comprendere concretamente i bisogni di chi è senza fissa dimora, un approccio sicuramente attento e umano».

La prima parte del progetto

Come hanno spiegato Andrea Menegotto e Ambra Mazzoni, coordinatore e vice coordinatore dei City Angels presenti quando Molinari ha portato agli ospiti gli auguri di Natale con panettoni, barrette di cioccolato e brutti e buoni, «il dormitorio si avvale di un operatore fisso, a cui se ne aggiunge uno di supporto per garantire il servizio minimo. La gestione viene completata dalla rotazione di tutti i nostri volontari della provincia, interessando perciò almeno una ventina di persone. Tuttavia questa è solo la prima parte di un progetto più articolato, che coinvolge le cooperative Intrecci e Lotta Contro L’Emarginazione nell’ambito di un fondo PrIns per la lotta al disagio e alla povertà più estrema».

Un percorso verso soluzioni di vita più definitive

«Il piano più esteso – così Menegotto – prevede l’allestimento di un’equipe multidisciplinare, già attiva, con un nostro assistente sociale e una psicologa. Magari gli ospiti si lasciano un po’ andare, mostrando qualcosa di loro: diventa allora possibile prenderli in carico e cominciare, in stretto raccordo con gli uffici dei servizi sociali, un percorso che dal centro emergenze li conduca a soluzioni di vita più definitive». Mentre al dormitorio pubblico al piano superiore si accede in base a una precisa progettualità, la stazione di emergenza freddo, aperta da dicembre a marzo e dalle 20-21 alle 8, è riservata ai primi contatti. Per il servizio ci sono tre priorità: chi ha la residenza a Varese, chi vive nel distretto e senza fissa dimora stabili o con una presenza costante sul territorio.

Le regole della convivenza

«Viene dato un riparo immediato ed essenziale per dieci persone. L’obiettivo è – ha sottolineato Mazzoni – portarli a recuperare l’autonomia: per il passaggio dalla strada a un servizio di assistenza è richiesto agli ospiti di essere in grado di vivere una quotidianità, una normalità. Si tratta della funzione educativa delle regole minime del vivere insieme: sono poche ma chiare, come il rispetto degli orari o del divieto presentarsi sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Viene chiesto da operatori, volontari, dagli ospiti e fra di loro; anche perché il rispetto di queste regole di convivenza rende l’ambiente sicuro per chi lo utilizza». Il numero di telefono di “Trilly” (377/5502177), fa da filtro: «Dopo aver parlato fissiamo un appuntamento in zona stazione: lì valutiamo se la persona è idonea o meno ad accedere alla struttura».

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