Confartigianato-Ubi Banca, a Varese cresce il welfare aziendale

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VARESE – Dopo un anno e mezzo di welfare aziendale in provincia di Varese l’interesse delle piccole e medie imprese aumenta e la cultura sedimenta, soprattutto tra i giovani. Come reso noto oggi, mercoledì 19 giugno, da Confartigianato e Ubi Banca, il bilancio è positivo. Ma molto resta da fare, anche in collaborazione con gli enti pubblici.

Un fenomeno in crescita

Nel dicembre 2017, Confartigianato Imprese Varese (attraverso la società di servizi Artser) e Ubi Banca hanno siglato un accordo di collaborazione destinato ad aprire le porte del welfare aziendale a quasi novemila Pmi e ai relativi quarantamila dipendenti. Da allora molto è cambiato nella percezione di un fenomeno che ha registrato una crescita dal 6,8 (2016) al 12,2% (2019) nelle microimprese, dall’11 al 24,8% nelle piccole e dal 20,8 al 45,3% nelle medie imprese fino a 250 addetti.
«Un trend che deve farci riflettere sull’importanza che il welfare aziendale sta assumendo nel nostro contesto economico» ha rilevato Mauro Colombo, direttore generale di Confartigianato Varese e amministratore delegato di Artser, che ha optato per l’adesione alla piattaforma welfare di Ubi Banca e la sinergia con Ats Insubria nell’ambito della rete territoriale per la conciliazione vita-lavoro.

Il benessere dei dipendenti di un’azienda

Per welfare aziendale si intendono i servizi e le prestazioni finalizzate ad aumentare il tasso di benessere e di serenità dei dipendenti di un’azienda, oltre che i processi organizzativi destinati a migliorare la qualità e la produttività del lavoro. In un periodo di arretramento del primo welfare è dunque sempre più strategica la sinergia pubblico-privato, sia a favore della persona che del territorio nel quale vive o lavora. «In questo senso consideriamo il welfare uno dei tasselli del mosaico di interventi e azioni che consentiranno alla provincia di Varese di affrontare i grandi cambiamenti che la interessano». Il riferimento è ai sette megatrend che investiranno il territorio individuati dallo studio presentato con The European House-Ambrosetti. «Nello specifico», ricorda Lucia Pala, chief manager Area Lavoro di Confartigianato Imprese Varese, «pensiamo all’invecchiamento della popolazione, ma anche alla necessità di incrementare l’occupazione femminile e sostenere quella giovanile, anche in prospettiva futura (previdenza integrativa)».

Le criticità da risolvere

Ma le imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, non possono spingere da sole sul pedale dell’acceleratore: «Un territorio sano è quello dove operano aziende sane e dipendenti soddisfatti. Perciò oggi ci rivolgiamo agli amministratori locali, per dire che il welfare territoriale impone consapevolezza e condivisione, e interlocutori in grado di sostenerle sia in termini di servizi che di normazione». Tra le criticità da risolvere, restano i carichi burocratici, la scarsa conversione dei premi di risultato in welfare aziendale, un’azione di governo non sempre univoca in tal senso e una ripresa economica che stenta a radicarsi. «Per questo, per rafforzare il fenomeno, chiediamo collaborazione, proattività sul territorio e stabilità normativa. Dal canto nostro siamo pronti a potenziare il supporto diretto alle imprese, oltre che a promuovere nuove attività di divulgazione e informazione tra loro e i dipendenti», ha concluso Colombo.

La presenza di Ubi Banca a Varese

Come ha spiegato Luca Gotti, responsabile della Macroarea Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di Ubi Banca, «siamo fortemente impegnati nella diffusione della cultura del welfare aziendale e offriamo soluzioni anche per piccole e medie imprese: l’accordo con Confartigianato Varese è un caso concreto di questa volontà. Contribuirà all’innovazione e alla crescita nelle Pmi artigiane di una provincia, quella varesina, a forte vocazione imprenditoriale e caratterizzata da una capillare presenza del nostro istituto». La presenza Ubi Banca in territorio varesino conta due direzioni territoriali, 73 filiali, 13 minisportelli e 2 centri imprese, al servizio di circa 300.000 clienti.«Nella provincia sono 26 i team business dedicati ad aziende sino a 10 milioni di fatturato e 2 i centri imprese per le aziende più strutturate. Con un complessivo di consulenti business pari a 115 unità, quotidianamente al servizio delle aziende per supportarle con strumenti finanziari e servizi sia tradizionali sia innovativi, tra i quali Ubi Welfare», ha sottolineato Gotti. «All’interno della collaborazione con Confartigianato Imprese Varese un dato molto significativo è rappresentato dai 20 milioni di euro che Ubi Banca ha erogato nel 2018 con il supporto di Confidi Systema! a oltre 400 aziende associate della provincia».

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