Da Elly1 a Elly2: il Dimmi Day

schelin piazza pd
Elly Schlein

di Massimo Lodi

Schlein va alla prova della piazza, domani 11 novembre a Roma. Mai successo da quando ha vinto le primarie, nove mesi fa. Sono seguite molte parole, pochi fatti. Molte chiacchiere coi teorici sodali d’un cartello di sinistra, pochi progressi. Molte critiche al governo, poche obiezioni incisive. Accusata di farsi veder di rado, e capirsi ancora meno, lei esce dalla difensiva e va all’attacco. Titolo ambizioso del raduno: “Per un futuro più giusto, l’alternativa c’è”.

Si capirà -si dovrebbe capire- come la segretaria Pd sia in grado d’esorcizzare (1) i demoni più volte indicati: la Finanziaria che causa ingiustizie, la sanità che va a schiantarsi, l’elezione diretta del premier ch’è un progetto di autoritarismo, l’economia che soffre i ritardi/le complicazioni burocratiche, naturalmente il sistema fiscale che fa acqua, e perché no (anzi, in primis) una politica estera che non trova il coraggio di smarcarsi dalla sudditanza di partner sovrastanti, gli Usa per esempio.

Esorcizzare (2) significa chiarirsi le idee sul progetto di guida alternativa (appunto) del Paese, dichiarare i partner dell’impresa, guarire una leadership sofferente causa astrattezza. È questo che nel Pd e fuori del Pd le rimproverano: d’aver scalato la cima del partito spinta dalla cordata popolare e poi d’averle perdute di vista, la cima e la cordata. Cioè: né qualità di comando al vertice né doti d’empatia con la base. Vero, non vero?

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Massimo Lodi

Finora Schlein ha svicolato dall’assunzione di responsabilità forti, limpide, indiscutibili. Non le appartiene l’evangelico sì sì, no no. Privilegia la mediazione di vecchio conio, il linguaggio artificioso, l’argomentare da bigino. Lei nuova, s’appiglia all’antico. E fin quando devi prenderti il tempo utile alla conquista d’un ruolo, ok: il prezzo è accettabile. Ma quando nel ruolo ti sei ormai calata da un pezzo, eh no: il prezzo diventa inaccettabile.

La giornata di domani può/deve far da spartiacque tra Elly1 ed Elly2. Dirci quale sagoma è infine riconoscibile del Pd, dopo il lungo rodaggio post-primarie; quale campo d’alleanze lo vedrà protagonista, senza più contorsioni, a partire da amministrative ed europee ‘24; mediante quale strategia intende sottrarre consenso a una destra che sembra padrona dell’Italia, pur tra caterve d’errori e inadeguatezze istituzionali. Elly1 era speranza, promessa, sogno. Elly 2 dev’essere pragmatismo, risultati, feeling comunitario. Van recuperati i delusi, gl’indifferenti, i disamorati d’una sinistra senza più spirito identitario. La piazza di domani sentenzierà se Schlein è capace di ritrovarlo. Meglio: se l’ha già e finalmente ritrovato. Altrimenti, la patria degli antidestri e astenuti continuerà a sentirsi un popolo d’apolidi: orfani della cittadinanza politica di cui vorrebbero esser titolari. Perciò attendono curiosi il Dimmi Day.

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