Da Varese alle Alpi: 88 spettacoli per “Terra e Laghi” tra giugno e novembre

Alcuni dei protagonisti del ricco cartellone dell'edizione 2023 di "Terra e Laghi"

VARESE88 spettacoli dall’1 giugno al 30 novembre, per una sessantina di comuni coinvolti da Varese fino a diverse regioni del Nord Italia e all’estero. Sono i numeri di “Terra e Laghi – festival internazionale di teatro nell’Insubria e nella macroregione alpina” per il 2023. La 17esima edizione è stata svelata oggi, martedì 23 maggio, in una presentazione online alla presenza di organizzatori, amministratori dei comuni coinvolti e attori.

Il fil rouge è la prudenza

Gli spettacoli saranno suddivisi in tre macroaree: prosa, famiglia e circo, e sono destinati a un pubblico traversale: la gran parte delle date sono a ingresso gratuito. «È un’edizione – ha esordito l’anima del festival Silvia Priori, presidente e direttrice artistica di Teatro Blu – che ho voluto dedicare alla prudenza, una delle quattro virtù cardinali. Tutti gli spettacoli sono collegati da questo fil rouge: la prudenza dell’uomo con l’uomo e dell’uomo verso la natura». Dietro al festival c’è una grande organizzazione che impiega mesi e mesi di tempo. «Un lavoro immenso che dura da un anno: terminata l’edizione precedente già pensiamo a quella successiva. “Terra e Laghi” è una grande festa».

Si parte da Varese

Il festival prenderà il via giovedì 1 giugno da Varese, con una conferenza stampa in presenza che sarà anche uno spettacolo: nell’occasione sarà presentato un frammento di “Città invisibili”, la nuova creazione di Teatro Blu che vuole essere un omaggio a Italo Calvino nel centenario della sua nascita. A portare i saluti di Palazzo Estense l’assessore alla cultura Enzo Laforgia. «Un elemento molto lodevole di questo festival è la capacità di ricucire territori e spazi che normalmente sono separati da frontiere e confini. Questo è un esempio di buona contaminazione culturale». Valentina Verga, vicepresidente della Provincia di Varese, si è complimentata con Teatro Blu per i 30 anni di storia. «Siamo felici che molti degli spettacoli saranno sul territorio provinciale e vi ringraziamo per l’impegno che ci mettete». Nel Varesotto sono coinvolti 17 comuni.

Ovadia e Papa Francesco

Tra i protagonisti del festival Moni Ovadia. «Seguivo le sue lezioni alla scuola del Piccolo Teatro – ha raccontato Silvia Priori – ho preso tanto da lui e poi è diventato un caro amico». Lo stesso attore lo ha ricordato: «Silvia era una ragazzina quando l’ho conosciuta io e per me è un grande orgoglio vedere il cammino che ha fatto, sia come donna di teatro che come organizzatrice. Questo è un festival straordinario». Ovadia sarà in scena il 13 luglio al Palazzo dei Congressi di Lugano con lo spettacolo Laudato si’, ispirato dall’enciclica di Papa Francesco. «Da lì ho tratto una sorta di orazione laica perché non sono un credente, ma sono rimasto folgorato da questa enciclica che considero il documento più significativo degli ultimi 3-4 decenni per il suo respiro e il coraggio immesso dal Papa in questo scritto. È un appello molto articolato su un concetto: noi esseri umani viviamo in questo pianeta che è una casa comune non solo nostra ma anche degli abitanti animali e vegetali. Il comportamento di una parte dell’umanità è stato scellerato e senza lungimiranza. Lo sfruttamento del pianeta rischia di portare vere e proprie catastrofi e Papa Francesco lo indica col respiro di un grande uomo che difende i valori umani».