LEGNANO – L’errore è di quelli che sfuggono alla prima occhiata, ma che quando li si coglie con uno sguardo più attento gridano vendetta. È stampato sulle magliette destinate agli studenti dell’Istituto superiore legnanese che porta il nome di uno dei grandi industriali del passato, Carlo Dell’Acqua. Appunto: Dell’Acqua, con la “e” e non con la “a” come riportato sotto il logo su magliette e felpe che dovrebbero costituire la “divisa” di ragazzi e ragazze. Felpe e magliette commissionate a centinaia dall’istituto all’inizio di quest’anno e consegnate solo ora, alla ripresa dell’attività scolastica in presenza. Errore nel nome della scuola compreso. Tra il prendere e il lasciare, i vertici dell’istituto hanno optato per la prima soluzione. E in molti hanno già storto, a ragione, il naso. Ma tant’è: ristampare tutto costerebbe troppo, e poi delle magliette sbagliate nessuno saprebbe che cosa farsene. Quindi via alla divisa scorretta, che immaginiamo qualche solerte indossatore correggerà alla meno peggio lavorando di bianchetto e pennarello indelebile. Sempre che non arrivino, in futuro, capi di vestiario “griffati” Gallilei, o Bernacchi.
Lezioni virtuali da casa: il coronavirus non ferma il Dell’Acqua di Legnano