Disturbi dell’alimentazione, a Busto raccolta fondi per la “Terapia Sospesa” di Ananke Family

BUSTO ARSIZIO – La “Terapia Sospesa” di Ananke Family conquista i riflettori della e-work Arena. Una raccolta fondi per pagare terapie per persone affette da disturbi del comportamento alimentare, le cui famiglie non possono permettersi le cure al di fuori del sistema sanitario nazionale. «Grazie al crowdfunding abbiamo già potuto sostenere 450 terapie» rivela Cinzia Fumagalli, presidente dell’associazione Ananke Family, reduce da un mese intensissimo di iniziative in occasione dalla giornata del Fiocchetto Lilla (15 marzo) per la sensibilizzazione sul tema.

Biscotti col fiocchetto lilla

Gli oltre 3200 tifosi presenti al palazzetto di Busto Arsizio per il match Uyba-Conegliano hanno potuto notare lo stand dell’associazione Ananke Family, una realtà nata da un gruppo di genitori che hanno vissuto l’esperienza della comunità terapeutica di Villa Miralago a Cuasso al Monte, il più grande centro italiano per la cura dei disturbi del comportamento alimentare, gestito da Fondazione Ananke. In molti hanno acquistato, dietro offerta libera, uno dei 500 biscotti di cioccolato con il fiocchetto lilla preparati appositamente per l’occasione dai ragazzi dell’indirizzo alberghiero dell’Istituto SIAI Marchetti di Busto Arsizio. I proventi delle donazioni vanno a sostenere il progetto Terapia Sospesa, che richiama la tradizione napoletana del “Caffè sospeso”, proprio per aiutare chi non ce la fa a sostenere i costi delle terapie per affrontare il problema dei disturbi dell’alimentazione.

Contro i tabù

Iniziato con un crowdfunding online, il progetto ha quasi raddoppiato il budget richiesto. Così Ananke Family ha deciso di continuare con la raccolta fondi, per offrire altre “terapie sospese” alle famiglie – di tutta Italia – che si rivolgono all’associazione. «Anche se è solo una goccia rispetto alle esigenze – ammette Cinzia Fumagalli – potrà essere d’aiuto a quelle famiglie che purtroppo si trovano in difficoltà e servirà di conseguenza ad alleggerire le liste d’attesa della sanità pubblica». D’altra parte, al di là dei fondi raccolti, «la presenza di Ananke Family alla e-work Arena è importante – le parole del consigliere comunale bustese della Lega Alessandro Albani, che ha visitato lo stand – per far conoscere al grande pubblico un fenomeno purtroppo in aumento, ormai un’emergenza sempre più seria che merita attenzione da parte di tutti. I disturbi del comportamento alimentare sono un problema che non deve più rimanere sotto traccia ma va portato alla luce, anche per aiutare le famiglie a chiedere aiuto, superando il tabù della vergogna e le immagini distorte dei social che possono far sentire inadeguati i ragazzi che soffrono di questi disturbi».

I dati del fenomeno

I numeri rivelati da Ananke Family fanno impressione: quattro milioni di giovani in Italia che soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, ma è un dato sottostimato, e nel 2023 purtroppo sono morti circa 3850 ragazzi. «Seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali» fa sapere Cinzia Fumagalli. A Busto Arsizio il fenomeno è però già sotto i riflettori, con le iniziative dell’assessorato all’inclusione sociale di Paola Reguzzoni. L’ultima è il bando per creare in via Tito Speri un centro di ascolto sui disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, che sarà gestito da una delle associazioni che si occupano di questa problematica sul territorio.

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