La verità sugli 007 morti nel naufragio di Lisanza: erano in missione con il Mossad

SESTO CALENDE – In occasione della Giornata della Memoria 2024 per ricordare i caduti dei servizi segreti italiani la parete creata a Palazzo Dante nella sede del Dis ha allargato le biografie dai quattro caduti fin qui ricordati a sei, comprendendovi quelle dei due agenti Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi naufragati sul lago Maggiore. A dieci mesi dal naufragio della Good…uria al largo delle coste di Lisanza emerge la verità sul summit in corso tra 007 italiani e israeliani tenutasi sulla barca di Claudio Carminati, inabissatasi sino a 16 metri: erano in missione ufficiale dell’Aise con i colleghi israeliani. Alonzo e Barnobi, appartenenti ai servizi segreti italiani, morirono annegati insieme Anya Bozhkova, moglie di Carminati, e a Shimoni Erez, 54 anni, israeliano, ex agente del Mossad.

Il silenzio del Governo

Il Governo italiano non ha mai rilasciato dichiarazioni sul perchè in quel pomeriggio di maggio 21 tra agenti segreti italiani e israeliani si trovassero su quella barca. Si parlò di rimpatriata tra 007, si parlò di festa di compleanno di Erez, poi si era detto che c’era stato a Milano un incontro di lavoro fra 007 italiani e quelli israeliani, ed avendo perso questi ultimi il volo di rientro a Tel Aviv, avevano prolungato la permanenza in Italia con una gita di piacere sul Lago Maggiore. Finora, infatti, c’erano state soltanto ricostruzioni più o meno fantasiose, ma mai una versione ufficiale. Certo è che la tesi della rimpatriata tra amici è da subito apparsa quantomeno inverosimile proprio per il delicato ruolo che ricoprivano la gran parte dei 23 presenti a bordo.

Erano in missione. Ma chi ceravano?

Ora, in occasione della Giornata della Memoria per i caduti dei servizi segreti, come riporta Open si arriva alla verità. Si legge infatti in merito alle motivazioni della morte di Alonzi e Barnobi: «Perdono la vita», è scritto, «nelle acque del Lago Maggiore il 28 maggio 2023, nel corso dello svolgimento di una delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri».
Sulla tragedia di Lisanza è ancora in corso una inchiesta giudiziaria che vede indagato lo skipper della barca, Claudio Carminati, per omicidio plurimo colposo e naufragio colposo. La perizia sulla barca depositata nei giorni scorsi in Procura parla chiaro. Secondo gli esperti, sarebbe da imputare all’effetto vela del telone non omologato montato a bordo, agli 8 passeggeri in più ma anche alla sottovalutazione dell’allerta meteo. E  se fosse che non si sono riparati in porto quando è arrivata a tempesta proprio per la «delicata attività operativa» in corso? 

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