È gelo tra Ferno e Lonate. Gesualdi: «Qui nessuna bozza di convenzione»

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FERNO – «Hanno proposto una convenzione. Ma finora non è arrivato nessun documento da valutare». Ora è Ferno a prendere posizione sul futuro dell’Unione con Lonate Pozzolo. A rompere il silenzio è il primo cittadino Filippo Gesualdi, che durante il consiglio comunale del 23 dicembre ha toccato la questione clou delle ultime settimane, dando aggiornamenti sul divorzio da Lonate. Si sa, la separazione fra i due Comuni è ormai certa. Ma aldilà delle opinioni, il focus ora si sposta sulla proposta di una convenzione per la gestione associata del servizio di polizia locale. E se per l’amministrazione lonatese la convenzione resta «un’alternativa valida», per Ferno si parla di un piano che ha ancora bisogno di essere studiato nel dettaglio: «Ci mandino tutte le carte ufficiali, così da capire quali sarebbero gli sviluppi. Poi vedremo».

«Su cosa discutevamo?»

Forse Ferno apre uno spiraglio di discussione. Anche se Gesualdi continua dritto per la sua strada: «Per noi, la convenzione resta una soluzione poco utile, ma ci sono spazi di ragionamento: quando ci arriveranno i documenti ufficiali potremo parlarne». Una tesi che trova man forte nella polemica scoppiata in occasione dell’ultimo consiglio comunale a Lonate. In aula, gli esponenti dell’opposizione – fermamente contrari allo scioglimento dell’Unione – avevano puntato il dito contro la maggioranza guidata dal sindaco Nadia Rosa, con l’accusa di poca trasparenza. «Voi chiedete di esprimerci su documenti che noi non conosciamo», aveva sottolineato il consigliere lonatese Mauro Andreoli, sostenuto da Ausilia Angelino e Claudia Fraccaro. Ora anche il sindaco di Ferno dice la sua: «Hanno proposto una convenzione, ma una bozza di convenzione non è mai arrivata. Su cosa potevamo discutere?».

Ferno crede nell’Unione

Nel frattempo l’amministrazione Gesualdi resta ferma nelle sue convinzioni: «Per noi non è cambiato nulla». E aggiunge: «Pensiamo che l’Unione possa trovare un mondo per funzionare ancora: bisogna avere la buona volontà di mettere in campo quelle che possono essere delle soluzioni», citando – fra le altre – ipotesi come «assumere nuovi vigili e investire sulla Protezione civile». La convenzione rimane un espediente «poco utile, ma siamo pronti a discuterne».

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