Esaurimento globale, a Varese “Tilt” con la comicità terapeutica di Debora Villa

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VARESE – Per la prima volta in scena, “Tilt – Esaurimento globale”, nato da un’idea di Debora Villa, che ne ha curato la regia, e scritto a quattro mani insieme a Carlo Gabardini, oggi, venerdì 26 gennaio, alle 21 porterà all’attenzione degli spettatori del Teatro di Varese un’attenta analisi della nostra società e di ciò che siamo diventati. Ma quello proposto da Villa, funambola equilibrista fra satira, narrazioni, affabulazioni teatrali e comicità terapeutica, non sarà uno spettacolo catastrofista, piuttosto un viaggio interiore alla ricerca della felicità.

Come gestire il cortocircuito

«Un esaurimento globale sta prendendo il sopravvento sulla nostra capacità cognitiva e relazionale. Pandemia, guerre, crisi climatica-energetica-economica, politica; terremoti, paure, insicurezze e psicosi collettive sono all’ordine del giorno e barcamenarsi in questo mare di problemi è cosa davvero ardua. Dal traffico a TikTok, dai politici disonesti allo sfruttamento sul lavoro, dalle beauty routine al bullismo, dai complottisti agli ignoranti trasformati in opinionisti, i motivi per fare tilt sono davvero tanti. Ma esisterà un modo per gestire questo cortocircuito? Bella domanda!».
Debora interrogherà sé stessa cercando di capire che cosa significhi davvero essere felici. In continua interazione con il pubblico, invitato a entrare metaforicamente nel suo cervello, parlerà di esaurimento per trovarne la causa che, forse, si trova proprio nelle origini dell’umanità, e magari una soluzione. A rompere totalmente gli schemi della narrazione teatrale sarà un pezzo freestyle scritto per lei da Shade e musicato da Jaro, due icone del mondo della musica contemporanea. Al grido di “la forza delle donne non la uccidi” si fondono due generazioni unite dal desiderio di conferire loro il giusto riconoscimento nella storia.

La capacità di ridere, un modo per riaffermare la nostra umanità

«Nel turbinio incessante di notizie catastrofiche, la risata diventa un faro di speranza, un atto di sopravvivenza emotiva. La capacità di ridere rappresenta un modo per riaffermare la nostra umanità, per ritrovare la connessione tra le persone. Perché esiste ancora una possibilità: ridere insieme delle nostre disgrazie. Del resto “una risata vi seppellirà”, si diceva tempo fa, e mai come adesso questo detto può essere attuale. Anche perché, se proprio me ne devo andare…preferisco farlo ridendo!».
Di origini milanesi, Debora Villa si è formata tra il 1993 e il 1996 frequentando la scuola di teatro “Quelli di Grock” e successivamente il laboratorio per attori tenuto da Raul Manso; da quasi vent’anni lavora per televisione, radio, cinema e teatro, alternando ruoli comici o di conduttrice brillante a seri d’attrice (Camera Cafè, le Iene, Così fan tutte, Zelig, Colorado, Pechino Express, Glob, Lilit, Benvenuti a Tavola, I Cesaroni, Matrimoni e altre follie, Alex & Co).
Nel 1997 con l’associazione culturale Società per Artisti ha fondato la scuola di Teatro a Saronno e dal 2010 si occupa di applicazione teatrale nella formazione aziendale. Ha creato una formula di spettacoli-laboratorio che, accorpando la scrittura di uno show strutturato all’arte dell’improvvisazione, prevede il coinvolgimento del pubblico come parte integrante dell’evento; terminata con successo la tournée di “Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere”, tratto dal bestseller di John Gray, da gennaio 2024 è tornata in scena con “Tilt – Esaurimento globale”.

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