Ex palaghiaccio scoperchiato e 12 milioni: così sorgerà il palaginnastica di Busto

BUSTO ARSIZIO – Non basteranno 9,5 milioni di euro, ma il conto totale è destinato a salire fino a 12,4 milioni: questa la stima effettuata da Agesp Attività Strumentali per la realizzazione del nuovo palaginnastica che sorgerà a Beata Giuliana, sull’area attualmente occupata dallo scheletro del palaghiaccio, un progetto ormai definitivamente accantonato. L’ipotesi è stata messa nero su bianco per poter candidare l’opera al bando Pnrr per gli impianti sportivi, che scadeva settimana scorsa. L’obiettivo è di incassare 2,5 milioni di euro, fondi che andranno ad aggiungersi ai 5,5 milioni già previsti nel piano delle opere pubbliche.

Conto sempre più salato

Inizialmente, era il 2007, il palaghiaccio di Beata Giuliana avrebbe dovuto costare 5,2 milioni di euro complessivi. Quando qualche anno dopo la Provincia di Varese accettò la richiesta del Comune di devolvere fondi e responsabilità sull’opera, Busto Arsizio ricevette circa 3 milioni di euro, per completare il palaghiaccio e realizzare il parco circostante. Dopo tutte le vicissitudini di questi tre lustri, Busto è rimasta senza il faraonico Campus sportivo ma con i soldi allora “ceduti” dalla provincia e quelli che il Comune aveva stanziato per il palaginnastica (era il 2016 e si ipotizzava potesse costare circa 2 milioni). Ora ci si è messa di mezzo anche la crisi delle materie prime, che ha fatto lievitare i prezzi delle opere pubbliche, mentre i criteri del bando PNRR hanno imposto una revisione tale da includere tre discipline sportive nell’impianto da realizzare a Beata Giuliana.

Le due opzioni

Così lo studio associato Mazzucchelli, che aveva già lavorato per il pool di imprese guidato dalla Noka che ipotizzò il Campus, è stato incaricato da Agesp di rimettere mano al progetto del palaginnastica, con l’intenzione di poter partecipare al bando PNRR per poter aggiudicarsi 2,5 milioni di euro. Ne sono uscite due ipotesi di fattibilità: quella di realizzare il palaginnastica “ex novo”, a fianco dello scheletro del palaghiaccio, ma in questo caso il costo complessivo sarebbe lievitato a 14,5 milioni di euro, e quella, poi scelta, di riconvertire l’impianto incompiuto alle esigenze della ginnastica artistica e ritmica e del bando PNRR. Per ovviare ai problemi di altezza dell’ex palaghiaccio, l’idea è di scoperchiare, letteralmente, la struttura esistente e sopraelevarne i pilastri, per ricavarne la sala dedicata alla ginnastica artistica con gli spalti prolungati fino a terra, gli spogliatoi dove sono già attualmente, e, nel soppalco già presente sopra l’area spogliatoi, una palestra per la ginnastica generale e per pallacanestro e pallavolo. Il tutto con una nuova copertura e con un parco esterno più ampio (una “foresta urbana” secondo l’ipotesi progettuale) visto che questa soluzione ridurrà il consumo di suolo.

Lavori a step

Un’opera da 9,5 milioni di euro complessivi, che rappresenterebbe il primo lotto del palaginnastica. I “lavori a step” che aveva preannunciato il sindaco Emanuele Antonelli. A fianco, in ampliamento all’attuale struttura, verrebbe realizzato in un secondo lotto lo spazio dedicato alla ginnastica ritmica, che richiede un’altezza di almeno 11 metri per i lanci. Per un importo di altri 2,9 milioni di euro circa, da reperire in un secondo momento. In tutto 12,5 milioni di euro, con la definitiva cancellazione del progetto del palaghiaccio. Sempre che arrivino i finanziamenti del PNRR e si reperiscano gli altri fondi, circa 1,5 milioni, necessari per procedere alla realizzazione del primo lotto dell’opera.

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