Fagnano, fine dell’incubo: sequestrati gli animali che devastavano i campi

FAGNANO OLONA – Animali liberi e campi devastati? Dopo quasi dieci lunghi anni la storia sembra essere giunta all’epilogo con tanto di sentenza del tribunale di Varese che ha respinto l’ultimo ricorso dell’allevatore e confermato il sequestro della mandria un po’ troppo invadente disposta dal Tribunale di Busto.

Fine di un incubo

Per anni gli agricoltori si sono ritrovati a lottare contro una situazione paradossale: loro seminavano i campi e gli animali lasciati liberi di pascolare devastavano i raccolti. Senza che nessuno muovesse un dito, o quasi. Che quanto accadeva nella zona agricola di Fagnano fosse qualcosa di assurdo e di illegale tutti lo sapevano, ma nessuna istituzione è mai riuscita a mettere al suo posto il proprietario degli animali.

Ma questa volta la storia è andata diversamente perché l’intera filiera istituzionale si è messa a lavorare per “svuotare” quella sacca di illegalità. E così, il prefetto, il sindaco, gli uffici comunali, Ats Insubria, le forze dell’ordine, alcuni consiglieri di opposizione e alcuni esponenti politici fagnanesi si sono allineati per restituire tranquillità agli agricoltori. E, non senza difficoltà, il risultato sembra essere stato raggiunto. E la conferma che nei campi, da settimane, non si vedono più animali pascolare in libertà sta nel documento del tribunale di Varese con il quale il ricorso è stato respinto e il sequestro confermato.

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