Fango sulla sp62: il Lago di Brinzio diventa marrone. Il sindaco chiede un incontro

Lago di Brinzio

BRINZIO – È uno degli scorci più pittoreschi del varesotto, con le sue acque placide in cui si specchia il caratteristico campanile, con alle spalle la sagoma del San Martino. Il Lago di Brinzio è un luogo amato da tanti varesini, ma da qualche giorno a questa parte il suo aspetto è drasticamente cambiato. Le ondate di fango che sono scese dalla Motta Rossa hanno fatto diventare marroni le sue acque. E non si tratta dell’unico problema causato dagli ultimi casi di maltempo: una situazione su cui il sindaco Roberto Piccinelli chiama a raccolta tutti gli enti coinvolti, al fine di trovare una soluzione.

Due episodi in una settimana

Il primo episodio si è verificato settimana scorsa, giovedì 8 luglio, quando nel tardo pomeriggio una frana ha colpito la strada provinciale 62 tra la Rasa e Brinzio, all’altezza della Motta Rossa. La strada è stata chiusa per alcune ore, costringendo i residenti di Brinzio e dei paesi vicini ad un lungo giro nelle valli limitrofe per fare rientro a casa. Il tratto è stato riaperto in serata, ma lo stesso copione si è verificato solo pochi giorni dopo: martedì 13 una nuova forte perturbazione ha causato un ulteriore smottamento, con il fango che ha invaso la sede stradale nello stesso punto. Strada ancora chiusa per diverse ore, prima della riapertura in tarda serata. Un disagio non da poco per i residenti, ma soprattutto un danno ambientale per il vicino lago di Brinzio, che trovandosi a valle della Motta Rossa è stato destinatario involontario delle ondate di fango.

sp62 frana
Lo smottamento che ha colpito la sp62 il 13 luglio

Acque marroni

Dopo i due episodi di maltempo le acque del tranquillo laghetto hanno cambiato decisamente colore, con i conseguenti problemi dal punto di vista ambientale che ne derivano. «Oggi stiamo sopportando un danno inestimabile sul nostro lago – commenta il sindaco di Brinzio Roberto Piccinelli – tutto il fango che è sceso dalla provinciale è finito in acqua, e così si alza il fondo del lago e diminuisce l’ossigeno. È un grave danno ambientale». Piccinelli non lancia accuse alle altre istituzioni interessate dal problema (la Rasa è in territorio di Varese e la strada è di competenza provinciale), ma sottolinea l’importanza di intervenire per risolvere la questione. «Lungi da me puntare il dito su Comune di Varese e Provincia – commenta – credo che sia importante metterci intorno ad un tavolo e stabilire chi fa che cosa e in che termini».

Presto un incontro

Per questo motivo Piccinelli ha già avanzato al Parco del Campo dei Fiori la richiesta di convocare un incontro con gli altri enti coinvolti. Sarà quella la sede per capire come intervenire per evitare che il problema si riproponga ciclicamente. Il fatto che due episodi si siano verificati a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro non può infatti lasciare tranquilli. Quel che è certo è che negli ultimi anni lo scenario sul territorio si è modificato, innanzitutto da un punto di vista meteorologico, come hanno dimostrato già lo scorso anno diversi casi di forte maltempo. Il sistema delle piogge è cambiato ed eventi di precipitazioni violente non sono più così rari. Inoltre bisogna considerare che nell’area a monte della Motta Rossa, dove si sono verificati gli smottamenti, i boschi risentono degli effetti dell’incendio della Martica del 2019. Il terreno è diventato più permeabile, il che permette all’acqua di scorrere più facilmente.