Fibra, cantieri fermi a Busto. Fiore chiede al sindaco di fare la voce grossa con Fibercop

BUSTO ARSIZIO – Prima Open Fiber e poi Fibercop, ma la fibra ottica a Busto non ha ancora raggiunto tutto il territorio comunale. Così il consigliere comunale Emanuele Fiore (Popolo Riforme e Libertà) invita il sindaco Antonelli a fare la voce grossa con le compagnie per poter riaprire i cantieri lasciati a metà e «definire un piano di copertura del 100%» delle abitazioni e delle attività economiche. Perché dopo la pandemia una connessione veloce ed efficiente non è più un’optional: «Fa la differenza nella fruizione di servizi pubblici come la scuola (registro elettronico, LIM, DAD, ecc.) ma anche il lavoro con lo smart working» sottolinea il consigliere di Borsano, uno dei quartieri periferici più penalizzati sotto questo punto di vista.

La ripresa (a metà) del cantiere

Dopo l’annuncio «in piena campagna elettorale» della ripresa dei lavori di cablatura della città da parte di Fibercop, società del Gruppo Tim, il problema della fibra nelle zone di Busto “dimenticate” da Open Fiber è tutt’altro che risolto. Lo fa notare Emanuele Fiore, nell’interrogazione di cui è primo firmatario insieme ai colleghi di gruppo Gigi Farioli e Giusy Lanza. «Fibercop – spiega il consigliere di PRL – ha immediatamente iniziato i lavori coprendo alcune zone in maniera random apparentemente senza una logica di buon senso (per esempio vie lasciate a metà) per poi sospenderli nei mesi invernali e, ad oggi, non averli ancora ripresi, a quanto mi risulta». Con il risultato che «il cittadino è completamente abbandonato nell’incertezza – sottolinea Fiore – il Comune, interpellato dagli utenti, rimanda a Fibercop la quale, a sua volta, rimanda al Comune e chi non è allacciato non è nelle condizioni di sapere se la sua abitazione sarà cablata oppure non rientra nel piano e quindi potersi organizzare di conseguenza. Questo “scaricabarile” e mancanza di informazioni non può e non deve essere ammissibile».

Le proposte

E allora all’amministrazione si chiede di intervenire. L’interrogazione di Fiore & C. suggerisce di «contattare Open Fiber o Fibercop per riaprire il cantiere a Busto Arsizio e definire un piano di copertura del 100% delle unità abitative presenti nel nostro comune, privilegiando quelle senza una alternativa, e le attività commerciali, artigianali e imprenditoriali», ma anche di istituire «un tavolo di lavoro per vigilare sui lavori sia in termini di rispetto dei tempi, delle unità abitative da coprire e del lavoro di ripristino delle strade che dovrà essere eseguito a regola d’arte» e infine di prevedere «un capitolo di bilancio» per sostenere le famiglie in difficoltà nell’accesso alla connessione a banda larga.

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