Alle Fontanelle ecco via Zamberletti. «Un politico diventato un grande tecnico»

fontanelle via zamberletti
Il momento in cui è stata scoperta la targa che indica via Giuseppe Zamberletti

VEDANO OLONA – Da oggi i mezzi della Protezione civile e della Polizia locale che entreranno e usciranno dal polo della sicurezza delle Fontanelle percorreranno via Giuseppe Zamberletti. La strada d’accesso al Centro polifunzionale delle emergenze della Provincia di Varese è stata dedicata nel pomeriggio di venerdì 26 gennaio al padre della Protezione civile. A ricordarlo numerosi rappresentanti istituzionali e tantissimi volontari in giacca gialloblu (nel video qui sotto la cerimonia e le interviste).


Il ricordo

La cerimonia si è svolta a cinque anni esatti dalla morte dell’onorevole, avvenuta il 26 gennaio del 2019. Presenti il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore regionale Guido Bertolaso, il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini e il consigliere provinciale Alberto Barcaro, autore quest’ultimo della mozione che proponeva l’intitolazione a Zamberletti, approvata dal consiglio provinciale di Varese con deliberazione del 30 ottobre 2023. Quindi moltissimi sindaci, a partire da Cristiano Citterio di Vedano Olona, comune in cui ricade la via inaugurata oggi, e Irene Bellifemine di Malnate, sotto il cui territorio si trova invece il Cpe. Entrambi hanno portato il loro saluto, insieme anche al sindaco Davide Galimberti di Varese. Dopo il taglio del nastro è stata svelata la targa della via che porta il nome di Zamberletti, con la scopertura di un telo che era stato issato con un mezzo della Protezione civile.


Dopo la via tutto il centro

«Aveva uno spirito di grande voglia di fare – ha detto il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana (nella foto sotto) – con Zamberletti ero molto legato, era sempre desideroso di confrontarci per scambiarci le nostre idee. Quando l’ho conosciuto ero un giovane studente universitario e avevo organizzato un convegno in Camera di Commercio a Varese sul tema dei sequestri di persona. Invitai lui che era sottosegretario all’interno e partecipò perché disse che lo Stato doveva dare risposte». Quindi un aneddoto legato ad un cruccio di Zamberletti che non è ancora diventato realtà. «Purtroppo non siamo riusciti a realizzare un suo desiderio che era fare arrivare un treno diretto da Varese a Milano in centrale». Infine una battuta rivolta a Magrini. «Al presidente della Provincia dico che tra un anno ci ritroviamo e dedichiamo a Peppino non solo la via d’accesso ma tutto il centro».


Politico e tecnico

Emozionato nel suo ricordo l’assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, che al suo arrivo ha stretto la mano uno per uno ai volontari della Protezione civile. Con Zamberletti ha collaborato a lungo. «L’ho conosciuto prima ancora che si occupasse di Protezione civile e lavorammo per organizzare i primi aiuti ai profughi che lasciavano il Vietnam per le guerre in corso in Indocina. Quindi ha modellato la Protezione civile sul campo rendendola un modello internazionale: non finirò mai per questo di ringraziarlo. Un politico che è diventato un grande tecnico, aveva lo straordinario privilegio di essere uno e l’altro». Bertolaso ha ricordato gli ultimi momenti di Zamberletti all’ospedale di Varese, e ha poi sottolineato quanto sia rimasto un esempio da seguire per lui. «Eravamo lì con la dottoressa Giovanna Beretta prima che morisse. Fino a qualche giorno prima era ancora un ragazzino. Io cerco di ricordarlo tutti i giorni, nei giorni scorsi nel briefing con i direttori di Asst e Ats ho chiuso la mia presentazione con la prima pagina de Il Mattino con il titolo dopo il terremoto in Irpinia: “Fate presto”. Quello è il messaggio di Zamberletti. È merito suo se siamo tutti qui».

Guido Bertolaso e Marco Magrini insieme ad alcuni volontari

Padre della Protezione civile

Nato a Varese nel 1933, Zamberletti sedette in Parlamento dal 1968 al 1994 nelle fila della Democrazia Cristiana. È considerato il fondatore della moderna Protezione civile: fu proprio lui a guidare il percorso verso la nascita del dipartimento nel 1982, in seguito al ritardo dei soccorsi e all’assenza di coordinamento che avevano caratterizzato la gestione del terremoto in Irpinia del 1980, che rese necessaria l’istituzione di una struttura permanente. Zamberletti ricoprì anche i ruoli di sottosegretario all’Interno, ministro della Protezione civile e ministro dei lavori pubblici. Nel 1996 è stato insignito del titolo di cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

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