Fototrappole anti abbandono rifiuti a Varese: Zanzi risponde a Gregori

VARESE – «Utilizzare le fototrappole per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti». La proposta arriva dall’ex consigliere comunale varesino Mauro Gregori. Il fondatore de “La Civica” ha lanciato l’idea attraverso il suo blog “Varese la vedo così”, rivolgendosi al vicesindaco e assessore alla Polizia locale Daniele Zanzi.

Troppi rifiuti in via Piana di Luco

Gregori ha pubblicato online una foto che ritrae il “bottino” di una delle attività dell’associazione Strade Pulite. Una realtà di volontari molto attiva sul territorio, che si occupa di raccogliere i rifiuti abbandonati a lato strada. Il gruppo di recente ha pattugliato anche Varese, concentrandosi in via Piana di Luco. Qui cinque volontari nell’arco di due ore e mezza hanno riempito otto sacchi di rifiuti. Sono stati rinvenuti anche un armadio, una scopa elettrica e un mobile del bagno. Secondo Gregori la via si presta a diventare un bersaglio facile per gli incivili perché poco controllata. «Una delle vie più disastrate in quanto ad abbandono di rifiuti lungo la strada e nei boschi limitrofi – commenta – ovvio… sicuri dell’impunità gli zozzoni si fanno vergognosamente forti dell’assenza di controlli».

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I rifiuti raccolti dai volontari di Strade Pulite

L’idea delle fototrappole

Per combattere il fenomeno dell’abbandono di rifiuti il fondatore di Strade Pulite Damiano Marangoni ha suggerito l’idea di installare in loco delle fototrappole. Una proposta che Gregori fa sua, portandola all’attenzione del vicesindaco. «Non si chiedono medaglie al valore ma una semplice collaborazione, magari con l’installazione in loco delle fototrappole in dotazione al corpo della Polizia locale. Daniele Zanzi sa dove siano finite? Se vengono utilizzate altrove?».

La risposta di Zanzi

«Ne parlerò con i tecnici della Polizia locale – risponde Daniele Zanzi – valuteremo se l’utilizzo delle fototrappole nei pressi di una strada a forte scorrimento come via Piana di Luco può essere indicato. Questi strumenti hanno dei limiti e funzionano solo in determinate situazioni». Il loro utilizzo consueto è legato infatti ad altre tipologie di intervento. «La Polizia locale ha utilizzato le fototrappole in alcune occasioni, come a Capolago – spiega Zanzi – una è stata posizionata in un un’area defilata di campagna, dove una persona andava a scaricare materiale abusivamente. Le impieghiamo quando abbiamo delle segnalazioni precise».