GALLARATE – Ha comprato un pacchetto di patatine per un euro e cinquanta, ha pagato con la carta di credito e poi ha cominciato a fare questioni per il resto. «Ridammi i miei soldi», ha detto avanzando assurdo pretese alla giovane donna dietro alla cassa dell’Eur Bangla, negozio etnico sotto i portici davanti alla stazione di Gallarate. Al rifiuto della 28enne l’uomo ha perso la testa. Ha picchiato lei e il fratello, di cinque anni più giovane, intervenuto per riportare la calma. L’aggressore è stato subito individuato.
Due in ospedale
Sono attimi di follia quelli che si sono vissuti oggi pomeriggio, 3 maggio, poco dopo le 14 all’interno del negozio di Mohammad Noor, portavoce della comunità bengalese di Gallarate, presenza ormai storica del commercio che prova a resistere sotto i portici di piazza Giovanni XXIII, uno dei luoghi più sensibili sotto il profilo della sicurezza in città.
Lo dimostra l’ennesimo violento episodio che si è consumato oggi proprio all’interno del suo locale, dove hanno aggredito i suoi due figli, entrambi soccorsi dalla Croce rossa. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti della Polizia di Stato che hanno bloccato l’aggressore prima che potesse fuggire.
Qui di seguito la testimonianza di Mohammad Noor:
Presidio fisso
Proprio per non avere problemi, Mohammad Noor ha deciso di non vendere alcolici e di tenere lontano dalle sue vetrine le persone ambigue che frequentano la zona. Ciò però non è bastato. Un’aggressione compiuta in pieno giorno che riporta d’attualità il dibattito sulla presenza di un presidio fisso delle forze dell’ordine in piazza Giovanni XXIII. Una richiesta avanzata (nel video qui sotto) anche dal presidente del consiglio comunale Giuseppe De Bernardi Martignoni che si è recato sul posto per verificare quanto accaduto e ed esprimere solidarietà alla famiglia Noor: