Gallarate, l’altro 25 aprile si festeggia in largo Camussi

gallarate altro 25 aprile

GALLARATE – Il corteo organizzato dall’amministrazione comunale per festeggiare il 25 aprile a Gallarate non ha accontentato l’Anpi. Che, terminate le celebrazioni ufficiali per il 74°anniversario della Liberazione, è tornata in largo Camussi, «il vero luogo della Resistenza gallaratese», per cantare “Bella Ciao” e ricordare i tanti giovani che «voltarono le spalle alla monarchia traditrice per aderire alle formazioni partigiane».
Non al cimitero dunque, dove si sono tenuti i discorsi ufficiali, e nemmeno al Monumento dei Caduti, dove è culminato il corteo ufficiale. Per l’Anpi il “vero” 25 aprile a Gallarate si festeggia soltanto in largo Camussi, rispondendo così senza alzare i toni alle polemiche sorte nelle settimane precedenti con l’amministrazione Cassani.

Il 25 aprile ufficiale

A differenza degli anni scorsi, il 25 aprile “ufficiale” è stato non soltanto molto partecipato (più di 500 le persone in corteo secondo le forze dell’ordine), ma anche scevro da contestazioni o strascichi polemici. Il sindaco Andrea Cassani non ha voluto soffiare sul fuoco delle differenze ideologiche tra lui e la platea che aveva di fronte, limitandosi soltanto a sottolineare il passaggio del prevosto, don Riccardo Festa, secondo cui va data umana pietà ai morti di ciascuno schieramento, perché la scelta di schierarsi dall’una o dall’altra parte fu dettata dal momento confuso del periodo e da tanta inesperienza giovanile. «E’stato un messaggio misericordioso, saggio e intelligente, ma se fosse stato detto da un politico sarebbe stato certamente strumentalizzato»

 

I Sinti in corteo

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Il 25 aprile senza polemiche di Gallarate è stato certificato anche dalle parole delle opposizioni in corteo. «Tutti discorsi belli, giusti e condivisibili», ha detto l’ex sindaco Edoardo Guenzani (CèV). «Per una volta tanto ha prevalso il titolare della carica istituzionale rispetto all’account Facebook Andrea Cassani Sindaco», il commento di Carmelo Lauricella (Pd). Tantissime le bandiere hanno colorato la sfilata: quelle del Partito comunista, della Cgil, dell’Europa e anche quelle dei Sinti, presenti al 25 aprile con una delegazione.

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