Gallarate, Palazzi e Cribioli: «Sosteniamo Cassani ma non ci candidiamo» 

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GALLARATE – Quando nell’estate del 2019 diventò assessore alla Cultura, Massimo Palazzi disse che aveva accettato perché sarebbe stata l’unica occasione di impegnarsi in un ruolo che aveva sempre desiderato ricoprire senza candidarsi (LEGGI LA SUA PRIMA INTERVISTA), un’esperienza invece che per scelta personale non ha invece mai voluto fare. Lo stesso discorso vale per l’attuale assessore ai Servizi sociali, Stefania Cribioli. Entrambi hanno dunque comunicato ieri, 22 giugno, ufficialmente al sindaco Andrea Cassani che «per una scelta di coerenza» non faranno parte delle cinque liste che compariranno accanto al suo nome sulle schede elettorali del prossimo autunno. Ma sosterranno con convinzione la sua candidatura: «Naturalmente, altrimenti non saremmo qui ora».

Civici e politici

Palazzi e Cribioli considerano questi due ultimi anni in giunta «un irripetibile stato di grazia a vantaggio dell’azione amministrativa». Scelti come tecnici dopo il terremoto politico-giudiziario di Mensa dei poveri per sostituire gli assessori di Forza Italia, sostengono di aver potuto lavorare come tali al 100%. «Riconosco ad Andrea Cassani un’onestà intellettuale tale che ci ha consentito di lavorare senza mai essere condizionati nelle nostre decisioni», aggiunge il delegato alla Cultura, smentendo voci di screzi e ripensamenti: «Non scherziamo, non siamo mica all’asilo nido».
E’ evidente che dal prossimo autunno il loro ruolo non potrà più essere soltanto tecnico, ma dovranno fare i conti anche con la politica e le sue logiche. Di conseguenza preferiscono chiamarsi fuori. Cribioli fa capire che si tratta di fatto di una “non scelta”, perché sin dall’inizio sapeva che il suo ruolo di professionista prestato alla politica sarebbe terminato con la fine di questa legislatura. «E l’ho sempre considerato un valore aggiunto: svolgere un compito a prescindere da un’eventuale conferma e senza bramare la ribalta mediatica mi ha consentito di lavorare soltanto per il bene della mia città».

Una scelta non inaspettata

Cassani non nasconde che due posti liberi nella lista civica che porta il suo nome ci sono ancora e che un ripensamento dell’ultima ora non gli dispiacerebbe. Però non si è mai fatto illusioni di riuscire a far cambiare loro idea. «Ero già abbastanza consapevole che non si sarebbero candidati», dice. Ma nei loro confronti, sottolinea, ci sarà per sempre soltanto un sentimento di gratitudine: «In un momento di necessità e di grande difficoltà per la città hanno deciso di metterci la faccia, dimostrando grande senso civico e fiducia nei miei confronti. Li ringrazio perché hanno ben svolto l’attività per cui sono stati chiamati, portando avanti un programma già indirizzato da altri. Hanno dato il loro contributo con abnegazione e professionalità».

Robiati ci sarà

Chi invece ha compiuto un percorso di trasformazione è il terzo assessore civico scelto a giugno 2019, ovvero il delegato al Bilancio Stefano Robiati. Al profilo prettamente tecnico che gli era stato assegnato ha affiancato sin dai primi istanti atteggiamenti del tutto politici durante i dibattiti in consiglio comunale e nelle Commissioni. Una mutazione di cui non ha mai fatto mistero.«Mi sto appassionando a questa attività. Spero un domani di poter dare ulteriori contributi», disse a gennaio 2020 durante la consueta conferenza stampa di inizio anno. Ora arriva la conferma: farà parte del gruppo di 24 che comporranno la lista civica di Andrea Cassani. 

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