Consigli e Commissioni a Casorate, la minoranza: «Gestione approssimativa»

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CASORATE SEMPIONE – Per quale motivo la convocazione dell’ultima Commissione a Casorate Sempione non è stata fatta dal presidente votato? E perché non è stato indicato che è avvenuta per espressa richiesta di due membri? E ancora: Quali sono le motivazioni che hanno impedito, a differenza della Commissione, la convocazione del consiglio comunale in modalità aperta al pubblico? A farsi queste domande sono i civici della minoranza Casorate Aperta, che ora vogliono vederci chiaro. A partire dalle modalità utilizzate dall’amministrazione del sindaco Dimitri Cassani per riunire intorno ai tavoli istituzionali le forze politiche in paese. Ma anche sulla possibilità di coinvolgere il più possibile i cittadini alle riunioni, sfruttando con più costanza la possibilità dello streaming. Lo hanno fatto con un’interrogazione, che verrà discussa al consiglio comunale previsto per il prossimo 24 giugno.

Le premesse

Le premesse si basano su due articoli del regolamento per le Commissioni: il 16 e il 17. Il primo, citano, dice che «il presidente convoca la Commissione nei locali comunali, fissando la data, l’ora della prima e della seconda seduta e gli argomenti all’ordine del giorno». La comunicazione deve essere inviata «almeno tre giorni liberi prima della data dell’adunanza, dandone comunicazione anche ai capigruppo». E viene effettuata «per e-mail». Fra le indicazioni di carattere tecnico anche che «i Commissari comunicheranno sia l’indirizzo mail, sia un recapito alternativo da utilizzarsi nel caso in cui fosse impossibile utilizzare la trasmissione mail». Infine, il regolamento indica la pubblicizzazione della seduta, «mediante affissione di locandine e sul sito internet del Comune».
L’altro articolo, ricordano, spiega che «il presidente deve convocare la Commissione qualora lo richiedano almeno due membri».

Convocazioni e svolgimenti da rivedere?

Da qui, una serie di domande che nascono tutte lo stesso giorno, ovvero il 14 giugno scorso. Due le convocazioni: una Commissione Mista “Ecologia-Ambiente-Territorio-Malpensa- Patrimonio Comunale” e il consiglio comunale. Ma secondo l’opposizione, qualcosa non torna. Sia sulle modalità di organizzazione, sia quindi su quelle di svolgimento. Intanto, la Commissione è stata «convocata in videoconferenza, salvo poi comunicare il 12 giugno la modalità in presenza». Non solo, la seduta «è stata indetta dal Sindaco, diversamente da quanto previsto all’articolo 16», ed è «avvenuta per espressa richiesta di due membri della Commissione, come previsto dall’articolo 17». Differente per i consiglio comunale, che «mantiene, invece, la modalità in videoconferenza».
A rincarare la dose, il fatto che «la gestione di due fondamentali momenti di partecipazione democratica è stata approssimativa e piuttosto confusionaria». Già, perché «la convocazione della Commissione ha richiesto ben due istanze. La prima delle quali rigettata dal sindaco con motivazioni pretestuose».

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