Intesa SanPaolo, chiusa la storica sede di Gallarate. Desertificazione bancaria

Gallarate chiusa intesa sanpaolo

GALLARATE – Chiusa la storica sede di Intesa SanPaolo. Con un colpo di mano la filiale di Largo Camussi ha cessato l’attività. L’ennesimo episodio di progressiva riduzione della presenza di istituti di credito non riguarda stavolta un piccolo Comune, ma la città di Gallarate, andando a colpire uno spazio centralissimo e dall’alto valore simbolico che resisteva dagli Anni Sessanta.  

Desertificazione bancaria 

La filiale di Largo Camussi compare infatti con alcuni scatti d’epoca anche nella fototeca dell’archivio storico di Intesa SanPaolo che mostrano in bianco e nero quando ancora si chiamava “Cassa di risparmio delle provincie lombarde” e in largo Camussi ancora non c’era la fontana realizzata da Arnaldo Pomodoro in omaggio alla Resistenza. Ma i tempi cambiano e il settore bancario negli ultimi anni si è completamente modificato. I nuovi paradigmi del mercato economico e finanziario globale, la diffusione dei sistemi di banking online, il sempre minor utilizzo del contante e anche l’emergenza Covid stanno accelerando questo processo che ha inevitabilmente investito il settore. 

Gallarate chiusa intesa sanpaolo

Spazi vuoti a Gallarate

Le chiusure delle filiali a rotazione dei vari gruppi bancari ormai si sommano sul territorio. Gallarate non è da meno, come riassunto in modo dettagliato in un post di Gallarate Tricolore: «Questo è solo l’ultimo di una miriade di sportelli che hanno chiuso in città. Le ristrutturazioni bancarie in corso da qualche anno, complice anche l’eccessiva concentrazione nel settore bancario, e l’idea del “si fa tutto on line” che alla fine si traduce in perdita di posti di lavoro, spersonalizzazione del servizio, riduzione di costi per gli istituti di credito, e maggiori problematiche per la clientela, alla fine sta creando una devastazione urbanistica alla città. Spazi vuoti, difficilmente riconvertibili: alcuni esempi, via Verdi, sede della popolare di Milano, lo spazio adiacente alla chiesetta di San Pietro, sede della Big prima e Popolare di Novara poi, per non parlare delle Torri, dove le chiusure degli sportelli hanno creato un deserto. O Arnate, dove Intesa ha chiuso da tempo e i locali sono ancora desolatamente sfitti. Le logiche del profitto bancario hanno creato danni nel tessuto urbano della città, e hanno fatto perdere tutto l’indotto creato con i pranzi dei dipendenti e l’afflusso della clientela. Ci vorranno anni prima che possano essere riassorbiti. Le banche naturalmente se ne infischiano dei danni provocati alla città, badando, come sempre, al loro tornaconto». 

Gallarate chiusa intesa sanpaolo – MALPENSA24