GALLARATE – Piscina Moriggia, si cerca il nuovo gestore: Comune e Amsc sperano di salvare la stagione estiva. Affidamento in tempi brevi, la speranza è di «riaprire dai primi di luglio», rivela il sindaco di Gallarate Andrea Cassani. Dopo il “buco nell’acqua” dello Sporting Club Verona, che ha lasciato circa 300mila euro di debito in poco più di un anno di gestione, era stata predisposta una nuova gara di affidamento, con la scadenza per le offerte che era fissata il 29 maggio. Ma l’unica candidatura era sempre dello Sporting Club, che però non potrà rientrare in gioco a causa dei precedenti.
Nuova gestione cercasi
Così oggi, 8 giugno, l’amministratore unico di Amsc Maurizio Zenoni ha iniziato ad incontrare gli altri operatori che hanno manifestato l’interesse a subentrare nella gestione dell’impianto di via Benedetto Croce. Oggi i primi quattro, altri tre nei prossimi giorni: sono in tutto sette le società che si sono fatte avanti, oltre alla stessa Sporting Club Verona. L’obiettivo è, da un lato, di affidare la gestione della struttura per un periodo di 15/18 mesi, ad un operatore che abbia anche l’intenzione di procedere in futuro con il project financing per il rilancio e la valorizzazione del complesso della Moriggia. Dall’altro, di accelerare al massimo con la pratica dell’affidamento della piscina, in modo tale da non pregiudicare la stagione estiva, già in parte rovinata dall’emergenza Covid. Non solo per restituire la piscina ai gallaratesi, ma anche per venire incontro alle esigenze del nuovo gestore, che dovrà massimizzare le aperture nei mesi caldi per poter rendere sostenibile la sfida.
«Noi ci crediamo»
«Non è un momento semplice per le piscine – sottolinea il sindaco Cassani – noi crediamo nelle potenzialità della piscina della Moriggia, per la sua storia e per il suo bacino d’utenza. Lo dimostra il fatto che otto operatori si siano fatti avanti per l’affidamento. Noi cerchiamo un soggetto che voglia credere in questo impianto». In consiglio comunale il primo cittadino aveva annunciato la volontà di ripianare il debito accumulato dalla società veronese attraverso l’escussione della fidejussione.