Rifiuti e sversamenti all’oasi dei Fontanili, Gallarate si chiama fuori 

gallarate oasi fontanili rifiuti

GALLARATE – Sversamenti e rifiuti abbandonati. Così si mostra la zona dei Fontanili nelle immagini sottoposte da Massimo Gnocchi (Ocg) ieri sera 12 febbraio al consiglio comunale chiedendo un «intervento non più differibile su quelle aree naturali di pregio, se ritenute meritevoli di tutela, che parzialmente ricadono sul nostro territorio». Ma il Comune di Gallarate, per voce dell’assessore all’Urbanistica Sandro Rech, si chiama fuori. 

I confini 

«Spero sia l’ultima volta che debba spiegare i confini del maldefinito parco dei Fontanili», ha esordito nella sua riposta il componente della giunta Cassani, mostrando sullo schermo una immagine dal satellite. «E’ evidente che non ricada sui terreni del Comune di Gallarate. Ed è lo stesso Parco del Ticino, in suo documento, a sancire che l’Oasi dei Fontanili a cura del Wwf si estende per circa 25 ettari nei Comuni di Cavaria con Premezzo e Besnate». 
Una risposta che non ha evidentemente soddisfatto Gnocchi: «Sono pragmatico. Gallarate sulla cima di Monte Diviso ospita la sede di un Parco che domina l’area umida che sta sotto. Fino al ponticello è innegabile che sia area del Comune. Le farei vedere quanti rifiuti ci sono. E’ora di fare qualcosa e bisogna farlo ora per non perdere uno spicchio di natura come non ce ne sono più dalle nostre parti». 

L’impegno di Cavaria 

Nel frattempo il Comune di Cavaria con Premezzo il prossimo 23 febbraio presenterà ufficialmente il contenuto della convenzione siglata con la Fondazione Ca’Granda, proprietaria dei terreni del Podere Premezzo-Cajello. «Cavaria – ha sottolineato Rech in aula – diventerà il portavoce di quell’area che loro definiscono una integrazione e un ingrandimento del Parco della Valle del Boia». 

gallarate oasi fontanili rifiuti – MALPENSA24