Pronto Soccorso distrutto a Gallarate: via al processo. Asst parte civile

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GALLARATE – Pronto Soccorso sfasciato dopo il suicidio di un famigliare in ospedale a Gallarate: via al processo. L’Asst Valle Olona si è costituita parte civile nel procedimento. Tre gli imputati assistiti dall’avvocato Corrado Viazzo: alla sbarra ci sono la madre e i fratelli di Catello Di Martino, morto suicida il 22 gennaio del 2019 dopo essersi gettato dal quinto piano del Sant’Antonio Abate.

Le accuse contestate ai famigliari

Le accuse contestate dal pubblico ministero Massimo De Filippo, che ha coordinato le indagini, spaziano dalla resistenza a pubblico ufficiale, all’interruzione di pubblico servizio, per arrivare al danneggiamento e alle lesioni personali. Tutti affronteranno il dibattimento: udienza rinviata al 2 dicembre, data in cui si potrebbe già arrivare a sentenza. Di Martino, gallaratese di 30 anni già seguito da Sert e Cps, che non presentava ferite evidenti o una situazione di gravità dovuta a particolari malori, fu messo in attesa dal personale del Pronto Soccorso. L’uomo, che ha continuato a dare in escandescenza, dopo ore d’attesa raggiunse il quinto piano della struttura di cura buttandosi nel vuoto.

Pronto Soccorso chiuso

Un gesto volontario: il trentenne morì sul colpo. I famigliari, a cominciare dalla madre che è stata la prima ad arrivare all’ospedale, reagirono con violenza. Minacce, insulti e grida contro medici e infermieri. Danneggiando alcuni Pc dell’area Triage e sfondando alcune vetrate. Sul posto intervennero le forze di polizia per mettere in sicurezza pazienti e medici. Il 118 dirottò le emergenze in altre strutture: il pronto soccorso rimase chiuso per ore. Di qui la denuncia corposa a carico dei famigliari del trentenne.

Esposto contro l’ospedale

Che a loro volta, però, hanno presentato un esposto sfociato, quale atto dovuto, nell’apertura di un fascicolo per colpa medica a carico dell’ospedale. Secondo l’ipotesi dei famigliari se Di Martino fosse stato immediatamente sottoposto a trattamento farmacologico si sarebbe salvato. La procura ha poi chiesto l’archiviazione al termine degli accertamenti svolti.

Gallarate, si suicida in ospedale: i famigliari distruggono il Pronto Soccorso

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