Gallarate-T2 Malpensa, Bellaria: «Sì a dialogo con le imprese. Ma ci ascoltino»

Ferrovia t2 malpensa gallarate

MALPENSA – «Noi siamo disponibili, anzi vogliamo incontrarci e discutere con gli imprenditori perché è importante che le ragioni dell’impresa tengano conto anche delle ragioni del territorio. Solo così si andrà verso la realizzazione di una vera e positiva responsabilità sociale d’impresa». E’ il sindaco di Somma Stefano Bellaria a chiarire, una volta per tutte, la posizione sua e degli altri Comuni del Cuv (presidente di turno sindaco di Arsago Seprio Fabio Montagnolisulla Gallarate-T2 Malpensa.

Non vogliamo frenare lo sviluppo

«Crediamo sia ora di finirla con la narrazione per cui i sindaci e gli amministratori locali sono quelli che sanno solo dire di no e che frenano lo sviluppo. E’ una narrazione di comodo che purtroppo non aiuta ad affrontare i problemi e a ricercare soluzioni condivise. Cosa che invece interessa agli amministratori locali», aggiunge Bellaria. Non un no a prescindere, dunque, linea che qualcuno sta ventilando da tempo, ma un forse più difficile ma di certo più efficace percorso condiviso che possa coniugare le ragioni d’impresa con quelle del territorio.

Le nostre richieste sul tavolo

«I quattro amministratori dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’opera già in sede di conferenza dei servizi nel 2019 hanno avanzato alcune proposte concrete -continua il primo cittadino di Somma – La prima, ovviamente, era quella di avere la certezza della necessità e del rapporto costi benefici dell’opera: stiamo ancora attendendo risposte. La seconda è che prima è necessario un investimento importante per potenziare la linea Rho-Gallarate che è il vero collo di bottiglia. E poi abbiamo avanzato delle richieste di garanzia rispetto all’eventuale realizzazione dell’opera, sulle modalità che consentissero di ridurre al minimo l’impatto ambientale anche con una serie di compensazioni ambientali e non solo. Su tutto ciò c’è stato risposto picche e quindi diventa difficile poi dialogare quando sostanzialmente ti mettono due dita negli occhi».

Vogliamo il rilancio dell’aeroporto

In realtà «Ai sindaci interessa il rilancio dell’aeroporto e dell’economia circostante. Ricordo che a dicembre i sindaci del Cuv hanno scritto una lettera al presidente del consiglio Conte e anche a tutti i parlamentari varesini con una serie di proposte e richieste – continua Bellaria – C’era la richiesta di ristori per tutte le attività dell’intorno aeroportuale anche quelle inizialmente non comprese nel decreto. La richiesta di rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, ma anche la richiesta di utilizzare le risorse del Ricovery Plan per uno sviluppo dell’aeroporto green cioè che favorisse, ad esempio, l’insediamento di compagnie con aeree di ultima generazione o il fatto di sanzionare finalmente chi non rispetta le procedure o anche altri investimenti che vadano verso la riduzione del consumo di suolo ma anche la richiesta di realizzare quelle infrastrutture che noi riteniamo prioritarie rispetto alla T2 Gallarate già previste nel piano d’area del 1999 con tutta una serie di collegamenti all’aeroporto che sgraverebbero anche di traffico tutti i Comuni dell’intorno aeroportuale».

Zes e cantieri utili

«Anche questi sarebbero cantieri. Cantieri più utili della T2 Gallarate dal nostro punto di vista. Cantieri che creerebbero oltre ad un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini dei comuni dell’intorno aeroportuale e creerebbero Pil, occupazione e distribuzione di risorse sul territorio», spiega il primo cittadino sommese che ricorda anche come gli amministratori locali abbiano proposto «L’istituzione della Zes, Zona economica speciale, per favorire il recupero delle molte aree industriali dismesse presenti nei comuni. Perché spesso accade che quando cessa un’attività poi l’area resta degradata nei centri storici dei nostri Comuni creando problemi: su questo ci aspetteremmo maggiore responsabilità anche da parte delle associazioni di impresa. Secondo noi la Zes a quello dovrebbe servire e non semplicemente a portare altra logistica come richiesto da qualcuno – conclude Bellaria –  Abbiamo infine suggerito a Regione Lombardia la possibilità, tramite un accordo di programma, di fare una programmazione degli insediamenti sul territorio. Perché sappiamo che un piano d’area richiederebbe invece tempi di attuazione molto, molto lunghi. Come ho detto noi siamo disponibili al dialogo con gli imprenditori, ma deve essere un’interlocuzione bilaterale».

Gallarate-T2 Malpensa, Casorate valuta la sospensiva. Minoranza per il piano d’area

gallarate t2 malpensa bellaria – MALPENSA24