MILANO – È fuggito dopo aver travolto e ucciso Vassil Facchetti, 28 anni, sabato notte a Milano, mentre il giovane attraversava la strada appena fuori dalla discoteca, poi ha denunciato il furto della sua macchina. Ieri sera infine, si è costituito ai carabinieri. “Lo ho investito io”, queste le parole pronunciate ai carabinieri da un 30 enne italiano, di origine nordafricana, che ieri in tarda serata si è presentaro in una stazione milanese dell’Arma per autodenunciarsi.
Il tentativo di depistaggio
Nella stessa caserma ci era stato qualche ora prima per denunciare il furto della sua auto, una berlina mercedes, forse sperando di riuscire a farla franca, per poi tornare sui suoi passi. Nel frattempo la Polizia Locale di Milano, intervenuta sul luogo dell’incidente, stava analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza e, probabilmente, sarebbe arrivata comunque al trentenne nel giro di poche ore. Lo stesso sarebbe accaduto per verificare la dichiarazione resa dal pirata quando ha detto di aver subito il furto, il che avrebbe rappresentato un ulteriore aggravamento della sua situazione.
La dinamica dell’incidente
Le indagini della Locale stanno ricostruendo nel dettaglio quanto accaduto intorno alle 4 di domenica, quando la vita di Vassil si è bruscamente interrotta. Trascorsa una serata alla discoteca Alcatraz di Milano insieme ad alcuni amici, il 28 enne stava camminando qualche metro più indietro rispetto al gruppo. Quando è arrivato in viale Jenner, lui ha attraversato la strada, sembra fuori dalle strisce pedonali, ed è stato investito in pieno dalla Mercedes del 30 enne, che poi è scappato. Soccorso in arresto cardiocircolatorio, è arrivato già morto al pronto soccorso di Niguarda. Ora il suo investitore dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale aggravato dalla fuga.
Vassile e la passione per il bartendig
Lavorava come barman, aveva una passione per la cucina e per gli animali Vassil, origini bulgare ma cresciuto a Settimo Milanese con la sua famiglia.
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