Giro di spaccio da mezzo milione, 13 arresti in Lombardia

Quindici appartenenti a una vasta rete di spaccio marocchino-nigeriana con base a Monza, tra cui diversi richiedenti asilo, sono stati sottoposti a misura cautelare (di cui 8 in carcere), a seguito di un’indagine della Questura di Monza. Alle quattro di oggi gli agenti hanno dato il via ad arresti e perquisizioni, nei confronti di cittadini stranieri che gestivano la “piazza” nel centro di Monza, dove sono state documentate oltre 2500 cessioni tra hashish, marijuana e cocaina, per un totale di circa mezzo milione di euro di guadagni. Un centinaio gli uomini impiegati, dalla Squadra Mobile di Monza ai colleghi di Sondrio, dei Reparti Prevenzione Crimine di Milano, Torino, Firenze e Perugia e le unità cinofile Antidroga della Polizia di Stato. L’indagine della Questura di Monza, denominata “Icaro”, è stata partita nel gennaio 2022, con tanto di telecamere nascoste posizionate tra alberi e panchine dove si consumavano gli scambi tra spacciatori e clienti. 

La rete di spacciatori

Il totale degli indagati dell’indagine “Icaro” ammonta a 17 soggetti, dei quali 8 destinatari di misura cautelare in carcere e 5 della misura cautelare del divieto di dimora nel territorio del comune di Monza. Si tratta di 12 cittadini originari della Nigeria, quasi tutti richiedenti l’asilo politico e 5 del Marocco irregolari sul territorio nazionale che quotidianamente, partendo dai loro domicili di Monza, Camparada, Concorezzo, Lissone, Villasanta, Biassono, Desio (Monza), Cinisello Balsamo (Milano), Ballabio (Lecco), Novara e Sondrio, si radunavano per spacciare nel giardino pubblico di via Artigianelli. A loro sono state contestate un totale di oltre 2500 tra cessioni e detenzioni di sostanze stupefacenti di varia natura che vanno dalla singola dose ad interi “panetti” di hashish, per un valore complessivo quantificabile in oltre mezzo milione di euro.

Le indagini

Violenti e territoriali, gli appartenenti alla rete di spaccio smantellata dalla Polizia di Stato a Monza, un giro di cocaina, hashish e marijuana gestito per lo più da richiedenti asilo nigeriani e marocchini tra i giochi per i bambini in un parco nel centro città, hanno preso il posto di un altro gruppo di spacciatori, arrestati nel 2020 con l’indagine “Dedalo”. Proprio per la gestione della “piazza” da mezzo milione di euro di guadagno, le telecamere spia della Questura di Monza hanno ripreso decine di scontri tra spacciatori, tra cui anche un regolamento di conti a coltellate, il 19 febbraio dello scorso anno. A far partire le nuove indagini coordinate dalla Procura di Monza, sono stati i numerosi esposti presentati dai residenti della zona, impossibilitati ad usare il giardino pubblico e preoccupati dalla costante presenza della banda di pusher.

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