Giro d’Italia, capolavoro di Almeida. Thomas torna in rosa e Roglic paga dazio

ciclismo giro bondone

MONTE BONDONE E finalmente il Giro iniziò! Con attacchi, reazioni, sorprese e una vera rivoluzione in classifica: tappa a Joao Almeida, maglia rosa a Geraint Thomas e giornata difficile per Primoz Roglic, che negli ultimi chilometri della salita finale ha pagato dazio. Non numeri clamorosi, visto che lo sloveno ha perso 25 secondi dai due di testa, ma un segnale preoccupante alla vigilia del trittico che da giovedì deciderà le sorti della corsa rosa. Eddie Dunbar a ruota di Roglic, più staccati tutti gli altri uomini di classifica.

LA TAPPA. Partenza a tutta velocità con un susseguirsi di tentativi di fuga – media della prima ora superiore ai 52 di media – fino al formarsi di una azione a 26: all’attacco vanno Aurélien e Valentin Paret-Peintre (AG2R Citroën), Christian Scaroni e Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Cesare Benedetti e Patrick Konrad (Bora-hansgrohe), Jack Haig e Jonathan Milan (Bahrain Victorious), Thomas Champion e Jonathan Lastra (Cofidis), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Mattia Bais (Eolo-Kometa), Davide Gabburo, Filippo Magli, Martin Marcellusi e Alessandro Tonelli (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Salvatore Puccio e Ben Swift (Ineos Grenadiers), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Carlos Verona (Movistar), Michael Hepburn e Filippo Zana (Jayco AlUla), Nicolas Dalla Valle e Veljko Stojnić (Team Corratec-Selle Italia), Toms Skujiņš (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates).

Healy ha conquistato il primo GPM, quello di Santa Barbara, e con quello la maglia azzurra virtuale mentre Jonathan Milan si è assicurato i punti del traguardo volante di Rovereto prima di rialzarsi e farsi riassorbire dal gruppo. Dopo il Gpm del Matassone l’attacco a due di Pronskiy e Scaroni della Astana che si sono lanciati in un loro personalissimo Trofeo Baracchi.

Intanto nel gruppo maglia rosa ha scandito inizialmente il passo la Jumbo Visma mentre poi la situazione è stata gestita dalla Groupama FDJ ma quando sulla corsa è arrivato un acquazzone il distacco dai battistrada si è dilatato fino a 6 minuti. L’azione di Pronskiy e Scaroni è stata annullata a 51 km dalla conclusione proprio mentre Aurelien Paret-Peintre diventava la nuova maglia rosa virtuale del Giro.

Sul Bondone, la Jumbo Visma ha definitivamente scoperto le carte con il forcing di Rohan Dennis che ha scremato chilometro dopo chilometro il gruppo dei migliori e nel frattempo mangiato secondo su secondo ai battistrada, ridotti a otto unità (Aurélien Paret-Peintre, Pronskiy, Konrad, Haig, Swift, Verona, Zana e Ulissi). A 15 km dalla conclusione, si sposta Dennis che ha finito il suo lavoro e tocca alla UAE fare il ritmo, visto che la Ineos continua ad avere Ben Swift in fuga.

Il forcing della UAE ha fatto esplodere il gruppetto dei leader: davanti sono rimasti solo Almeida, Thomas, Roglic, Kuss, Zana e Dunbar con il Signor G che nel frattempo va in maglia rosa virtuale.

Uno scatenato Almeida ha mosso le acque fin quando Thomas si è accorto che Roglic non era brillante e ha attaccato insieme al portoghese mentre Roglic si è aggrappato alla ruota di Kuss per cercare di limiatre i danni e con loro è rimasto Dunbar. Poi il nuovo affondo, la fuga a due e la difficoltà di Roglic. E dopo la volata probabilissima di domani a Corle, prossima sfida per la maglia rosa giovedì in Val di Zoldo.