GORLA MINORE – Sono anni che si discute della villa Solbiati a Gorla Minore e finalmente, come approvato nell’ultimo consiglio comunale, l’amministrazione Landoni potrà comprarla. Una decisione presa quasi all’unanimità, che ha visto il voto favorevole anche dell’opposizione, ma con un unico oppositore: il leghista Matteo Landoni.
Servono troppi soldi per ristrutturarla
«Voi ritenete l’immobile di fondamentale importanza per tutta la comunità, ma avete pensato ai soldi pubblici che dovrete spendere?». E’ questa la domanda che il consigliere comunale della Lega Salvini premier ha rivolto all’amministrazione di Gorla Minore, che ha acquistato la villa Solbiati per un totale di 280 mila euro.
Il problema non è tanto il costo della villa, «quanto il denaro che dovremo spendere per ristrutturarla e mantenerla, perché vedendo le condizioni in cui versa ci vorrà almeno un milione di euro. Che avremmo potuto investire nella sistemazione delle strade. Se i soldi fossero i vostri e non quelli della comunità li spendereste?», provoca Landoni.
I passaggi verso il centro ci sono già
Secondo il quale l’immobile non sarà particolarmente utile al paese. «Voi dite che sarà un punto strategico per il passaggio pedonale da via Terzaghi a via Roma o piazza XXV aprile, ma voglio ricordare che chi parcheggia in via Terzaghi può raggiungere il centro già attraverso la via Battisti, via Giacchetti o anche via Vicolo aperto. Quindi non vedo questa grande necessità».
Voce fuori dal coro
Tuttavia, la voce di Landoni è arrivata fuori dal coro, come opinione personale e separata dalla lista di Progetto per Gorla più viva, che ha invece votato a favore dell’acquisto, «sperando di essere coinvolti nelle decisioni riguardanti il destino e l’utilizzo della villa», ha puntualizzato la capogruppo, Fabiana Ermoni.
La risposta di villa Durini non tarda però ad arrivare. «Serve una visione più ampia, che pensi al futuro e a ciò che lasceremo alle generazioni che seguiranno. La villa Solbiati ha un importate valore storico, che darà opportunità e arricchirà la nostra comunità. E il prezzo di 280 mila euro è stato un vero affare», commenta il sindaco Vittorio Landoni. Che insieme alla sua amministrazione, rimane convinto della scelta che permetterà di ristrutturare il cimelio storico, forse anche tramite fondi extra-comunali.
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