Dipendenti pubblici in sciopero. Cgil-Cisl-Uil: «Rinnoviamo la pubblica amministrazione»

VARESE – Dipendenti pubblici in sciopero: «Non siamo privilegiati, siamo sempre meno per i tagli al personale e con sempre più precari negli organici, e chiediamo il rinnovamento della pubblica amministrazione». Nessuna manifestazione, per via delle restrizioni Covid, ma solo una serie di presidi simbolici in contemporanea, tra le 10 e  le 12 di oggi, 9 dicembre, in vari luoghi del territorio della provincia di Varese: davanti all’ingresso dell’ospedale di Circolo di Varese, davanti agli ospedali di Busto Arsizio, Saronno, Tradate e Gallarate, a Villa Recalcati sede di Prefettura e Provincia di Varese, e davanti ai comuni di Varese e di Saronno.

Il presidio a Villa Recalcati

La Provincia di Varese, tra i luoghi simbolicamente presidiati, è un «esempio emblematico, tra i molti analoghi nel nostro territorio» delle ragioni dello sciopero, visto che è un ente «in cui – sottolineano Cgil-Cisl-Uil – si è passati da circa 600 dipendenti nel 2010 a meno di 350 nel 2020, mantenendo sostanzialmente le stesse funzioni».

Lo «sciopero non compreso»

«Inopportuna in questo momento? La proclamazione dello sciopero non è stata fatta a “cuor leggero”, anzi è stata una decisione sofferta, nata da un intenso  dibattito all’interno del mondo del lavoro pubblico già da qualche mese» chiariscono Nunzio Praticò (CISL-FP), Gianna Moretto (FP-CGIL), Lorenzo Raia (UIL-FPL) e Gabriele Dell’Utri (UIL-PA) rispetto alle polemiche suscitate nell’opinione pubblica dalla scelta dei sindacati confederali di incrociare le braccia in piena emergenza Covid. «Uno sciopero non compreso»: lo hanno definito le stesse sigle sindacali. Qualificandolo come «l’inevitabile conseguenza delle richieste inascoltate e delle ripetute sollecitazioni fatte al Governo per l’apertura delle trattative su diversi temi dell’innovazione, delle assunzioni, della sicurezza e del rinnovo del CCNL di tutti i comparti pubblici. Non c’è stato dialogo né contrattazione».

«Rinnovare la PA»

Le sigle confederali chiedono «il rinnovamento della Pubblica amministrazione attraverso i necessari e non più rinviabili investimenti infrastrutturali e tecnologici», ma anche «investimenti nella formazione e riconoscimento economico delle professionalità», oltre ad un «piano straordinario di assunzione del personale in grado di garantire il necessario turn over del personale cessato al fine di ridare slancio alla P.A. con l’ingresso dei nostri giovani nel mondo del lavoro pubblico, insieme alla stabilizzazione dei tanti, troppi precari presenti in tutti i comparti». E ancora, «più sicurezza per lavoratrici e lavoratori, ricordando le vittime e i contagiati».

varese sciopero dipendenti pubblici – MALPENSA24